(ASI) Dopo la scorsa stagione abbastanza deludente e l’avvio non positivo di quella in corso, la Juventus prepotentemente si prende la scena e lo fa in una situazione inconsueta: il calciomercato di gennaio.
Definito come il “mercato di riparazione” finora la Juve ha sempre messo a segno colpi non particolarmente entusiasmanti, se non addirittura. Tanto per citare alcuni acquisti a gennaio Caceres, Padoin, Borriello (2012), Peluso e Anelka (2013), Osvaldo (2014), Rincon (2017) fino ad arrivare a Kulusevski nel 2020 (per quanto poi arrivò a giugno) o Rovella l’anno scorso (arriverà a giugno 2022). Bisogna considerare che l’avvio di questa stagione è il peggiore degli ultimi dieci anni e il mercato estivo non fu proprio esaltante: i ritorni di De Sciglio, Rugani, Pellegrini e Kean, più Kajo Jorge e Locatelli. A parte Locatelli, tra chi ha deluso finora (Kean e il non utilizzato Kajo Jorge), i tre difensori hanno dato un contributo maggiore di quel che ci si aspettasse. Fra tutti il ritorno da cui ci si attende di più è quello di Max Allegri. Il tecnico livornese, finora tra alti e bassi, aveva detto più volte che la squadra sarebbe rimasta la stessa, per quanto è evidente che la partenza di CR7 aveva lasciato un vuoto di goal e i numeri dell’attacco bianconero non sono all’altezza. Dybala è altalenante tra infortuni e scontri sul contratto, Morata con i mal di pancia blaugrana, Kean finora non si è ambientato. Serviva una svolta.
Dusan Vlahovic. Il colpo del mercato è il bomber ex Fiorentina con un pass di 20 goal in 24 partita, che eredita la numero 7 di Cristiano Ronaldo e ha infiammato cuore dei tifosi. 67 milioni più altri 8 di bonus, 15 milioni di commissioni, 7 milioni a stagione, il bomber ha stravolto i parametri aziendali di Arrivabene, ma ciò lo si giustifica dal fatto che il ragazzo ha ancora solo 22 anni, già dimostra talento e personalità e può crescere ancora. E’ un’operazione che apparentemente ha le cifre di CR7 (ci sono quindici anni di differenza tra i due), ma in realtà può ben ammortizzarsi nel tempo, oltre a ciò Dusan prenderebbe un quinto dello stipendio del portoghese. Cherubini è però stato aiutato anche dagli amici Paratici e Antonio Conte che hanno ripagato Vlahovic con l’acquisto di Bentancur (19 milioni più 6 di bonus, di cui un 30% andrà al Boca Juniors come da accordi) e il prestito biennale con obbligo di riscatto per Kulusevski (3 milioni per il primo anno, 7 per il secondo, e 30 per il riscatto e 5 di bonus). Così facendo, Cherubini ha potuto esaudire le richieste di Allegri e regalargli Denis Zakaria, mediano fisico alla Matuidi, solo più tecnico e anziché aspettare giugno a zero, ha fatto un’operazione da 8 milioni (4 per il Borussia Monchengladbach e 4 per contributo di solidarietà e oneri).
Finisce qui? No, perché sul rush finale la Juve ha assestato un colpo per il futuro, a 10 milioni, il difensore talentoso classe ’98 Federico Gatti, che scala la sua carriera dall’Eccellenza alla serie A, ma che fino a giugno rimarrà al Frosinone. In più è finito il caso Ramsey, prestito con diritto di riscatto a 6 milioni e ingaggio circa il 35% pagato dalla Juventus, pur di rinunciare al deludente e oneroso centrocampista gallese. Una vera e propria rifondazione, che ora proseguirà con i rinnovi di Cuardrado, Bernardeschi, Perin, De Sciglio e il tanto atteso di Dybala, ma che potrebbe dare una bella svolta al campionato.
Quasi certezza non sarà scudetto, ma quel quarto posto ora sembra più fattibile. Milan e Napoli non si sono rinforzate, l’Atalanta ha venduto Piccoli e Gosens, ma ha preso Boga, mentre l’Inter si è potenziata ulteriormente con Gosens e Caicedo. Le premesse per la seconda parte della stagione bianconere ci sono, già si sono visti dei progressi, la squadra ha ripreso compattezza e spirito, ora la parola al campo.
Daniele Corvi - Agenzia Stampa Italia