(ASI) Scaramanzia per i napoletani che ritrovano a Torino l’arbitro Damato, che diresse la sfida del 2009 vinta dagli azzurri, che come allora non c’era Buffon ma Storari. Da notare il ritorno in panchina del vice Alessio, ma c’è un’altra assenza grave per la Juve, Vucinic sostituito da Quagliarella, ma i bianconeri sono subito arrembanti con Giovinco che con un rasoterra al primo minuto impegna De Sanctis.
Primo tempo. C’è molto agonismo ed equilibrio, con molta fisicità. Il primo ammonito è Cavani che con un movimento involontario colpisce Chiellini. Al 14’ da un errore di Campagnaro Giovinco s’insinua, ma De Sanctis sventa l'insidia. Al 16’ da un errore di Pirlo, s’inserisce Hamsik salta un uomo in area, per Pandev che serve Zuniga che sbaglia a tirare e Barzagli esce con gran classe, salvando i suoi. Da questa azione c’è Bonucci che esce dolorante per un problema a l ginocchio sinistro, ma rientra dopo pochi minuti. Con il suo rientro la Juve prende forza e di nuovo il pallino del gioco, ottenendo tre calci d’angolo, che però non hanno buon seguito con l’affollatissima difesa azzurra. Al 27’occasionissima Napoli, da una punizione ingenuamente concessa da Vidal, Cavani prende un incrocia magistrale per una scossa di paura per lo Juventus stadium. Cambio di fronte la Juve si fa pericoloso con Asamoah, ma trova un De Sanctis prontissimo. Al ’30 ammonito Vidal, un po’ sottotono, per un intervento in ritardo su Zuniga. Il Napoli sembra aver preso le misure e contenere le scorribande juventine, che sempre opachi negli ultimi metri con continue incomprensioni tra Giovinco e Quagliarella. Al 43’ Marchisio impegna seriamente il portierone azzurro, che salva la porta. Ripartenza di Maggio, che Barzagli arresta e cade il difensore, seppur l’intervento era regolare. Giovinco all’ultima azione poteva sbloccare la partita, ma ancora una volta De Sanctis ci ha pensato. Da notare molti errori di misura delle due squadre dati probabilmente dall’agonismo e dall’affaticamento dovuto agli impegni in nazionale. Partita inizialmente bella, poi si è persa fra errori e piccoli falli, le squadre sono stanche, prima Juve d’assalto, poi il Napoli è salito, ma sostanzialmente poche palle goal.
Secondo tempo con formazioni confermate. Prova la Juve prima con Giovinco, ma trova Campagnaro, poi con Asamoah, ma è impreciso. Al 49’ punizione in zona Pirlo, ma De Sanctis fa buona guardia. Marchisio salva l’offensiva napoletana capitanata da Pandev. Giovinco d’un soffio sfiora il goal, prima stoppa male, ma disorienta gli avversari e tenta troppo cercando il secondo palo, quando avrebbe dovuto tirare di potenza. Al ’58 esce un claudicante Quagliarella per Matri e cambia di nuovo l’attacco juventino. Difensori protagonisti con Barzagli che sventa le percussioni di Hamsik e Cannavaro che sovrasta Giovinco. Ammoniti Chiellini e Campagnaro, il primo per non aver sentito una disposizione arbitrale, il secondo per aver “aggredito” l’altro per questo motivo. Pirlo con un lancio lungo di 60 metri, ma Matri spreca l’occasionissima, aggacciando male e poi De Sanctis con la mano sventola in calcio d’angolo. Napoli molto attendista, che tenta le ripartenze, che finora sono poco efficaci. Alla mezz’ora ammonito Barzagli e cambio Juve entra Pogba per uno spento Vidal. Cavani al ’75 si risveglia e sfodera un micidiale tiro, che va fuori. Terza e ultima sostituzione esce Asamoah per Caceres, mentre il Napoli è ancora a zero. Polemica per un atterramento in area, Pirlo batte un calcio d’angolo magnifico e il nuovo entrato Caceres sblocca il risultato di una partita che sembrava addormentata e si fa ammonire per essersi levato la maglietta. Al ’81 esplosione dello Juventus Stadium Pogba s’inventa un goal pazzesco e si presenta al grande calcio con un collo pieno al volo da 20 metri. Mazzarri prova il tutto per tutto esce Gamberini per Insigne e va al 4-3-3. Giovinco serve Matri, che ciabatta ancora una volta. Esce un inconsistente Beharami per Dzemaili. Il Napoli al ’88 si divora con Pandev un’occasione, che con un semplice passaggio avrebbe messo a rete Insigne.
Juve cinica e spietata, che ha capitalizzato alla prima occasione con Caceres e poi ha raddoppiato con il primo goal, nonché capolavoro di Pogba. Una Juve che sorride due volte, vince senza assenze pesantissime e che presenta il suo nuovo gioiellino, supportato dal vecchio gigante Pirlo, autentico mattatore della partita, che ha illuminato Caceres e ha rimediato agli errori di tutti, dando lezioni di calcio. Conte e il rientrante Alessio hanno sbloccato con i cambi la partita e ha dato un segnale chiarissimo alle dirette avversarie e in special modo alla rivale Napoli: i migliori siamo noi, provate a prenderci.
Daniele Corvi – Agenzia Stampa Italia
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