(ASI) 1) Fabio torni al Frosinone dopo l’esperienza positiva all’Aprilia. La dirigenza ti ha voluto con forza come Stellone che ti conosce bene dai tempi della Berretti campione d’Italia. Ti giochi un posto da titolare con Blanchard in squadra.

Intanto sono contento che la dirigenza e mister Stellone mi hanno voluto in prima squadra e credano nei mezzi tecnici e il chè mi fa piacere. Poi so che devo dare il massimo sempre per giocarmi un posto da titolare con giocatori di esperienza e di spessore tecnico. Ad Aprilia non ho giocato tanto ma è stata una bella esperienza, mi sono allenato sempre con professionalità mettendomi a disposizione dell’allenatore. Stellone tiene tutti i giocatori sullo stesso piano e questo vuol dire molto per noi, farà giocare chi sta meglio e chi fornisce le garanzie migliori in campo. Adesso mi sto preparando al meglio come tutta la squadra, si lavora molto nel ritiro qui a Norcia.

2) Come ti senti fisicamente vista la tua notevole struttura fisica.

Sto molto bene, lavoro tanto. La mia struttura fisica forse non mi consente di essere tanto potente, però entro in forma presto visto che sono longilineo. Devo migliorare la parte relativa alla massa muscolare, ci sto lavorando tanto anche grazie alle attenzioni del preparatore atletico Capogna, del dottor Pirelli sempre prodighi di consigli.

3) In questi giorni di ritiro a Norcia quali sono le tue sensazioni in vista della nuova stagione?

Come i miei compagni avvertiamo un entusiasmo bellissimo. C’è un’atmosfera particolare che si respira e questo ci fa lavorare ancora meglio, ci mette nelle migliori condizioni per affrontare nel migliore dei modi e farci trovare pronti da subito per il prossimo campionato. Il gruppo è splendido, c’è sintonia tra noi già vecchi e i nuovi che si sono inseriti alla grande e sono tutti ottimi ragazzi oltre ad essere ottimi giocatori. Io poi me la giocherò fino in fondo perché voglio ripagare la fiducia che la società mi ha dato. Sono convinto che con questi ingredienti quest’anno ci toglieremo delle belle soddisfazioni perché potenzialmente non siamo inferiori a nessuno.