(ASI) Lo speciale di oggi di A.S.I. è su: 'la Realtà aumentata', un fenomeno di tendenza che sta spopolando sui social. Per conoscere meglio e più in dettaglio questo affascinante mondo creativo abbiamo intervistato Gianpaolo Rosa, uno dei principali protagonisti di questa innovativa forma d'espressione.
Come sta cambiando il mondo con la realtà aumentata? L’abbiamo chiesto ad uno dei più giovani e affermati Digital Creator: Gianpaolo Rosa
Dal calciatore bianconero Douglas Costa all’ex campione del mondo Luca Toni alla nuova rivelazione del calcio Arat, ma anche artisti musicali come il figlio di Gianni Morandi, TrediciPietro e il rapper Speranza. La storia di un ragazzo che ha fatto della realtà aumentata il suo mestiere.
Cominciamo, ci racconti innanzitutto chi sei?
“Mi chiamo Gianpaolo Rosa, ho 25 anni e mi piace definirmi un digital content creator. Utilizzo la nuova tecnologia, per esempio la realtà aumentata, come implemento degli standard di vita che vanno dall'ambito culturale, al pratico”
Hai fatto una scuola per fare questo mestiere?
“Veramente no. Sono partito da una passione pura, e da autodidatta, lavorando esclusivamente su me stesso, ho voluto migliorare sempre di più per arrivare a concretizzare ciò che avevo, da sempre, in mente di fare”
E quindi tu cosa hai studiato?
“Ho studiato per 4 anni a Napoli. All'Università, facoltà di Economia. Poi ho deciso di cambiare e iscrivermi a Comunicazione Digitale d'Impresa e Digital Marketing”
Ultima domanda su di te, promesso. Tanti tuoi coetanei, magari poco stimolati, hanno deciso di lasciare l’Italia e cercare fortuna altrove. Perché tu non l’hai fatto?
“Sono sempre vissuto in un piccolissimo paese in provincia di Benevento ma non sono andato in giro per l'Italia, o all'estero, alla ricerca di stimoli, perché riuscivo a trovarli sul web... Il vantaggio del web è che, anche nel mondo della realtà aumentata, connette un pò tutti i creator in varie community e gruppi, e così ho potuto conoscere persone provenienti dall'America, e da molti altri Paesi. Credo fortemente nel digitale, e nella suo potenziale. Ho potuto creare interazioni con personaggi famosi, e ho fatto anche qualche lavoro per loro che mi hanno conosciuto in giro per la rete”
A questo punto dimmi qualche nome...
“Douglas Costa, il calciatore della Juventus, Luca Toni, ex giocatore e campione del mondo, Arat Gym, e pensare che non sono neanche un appassionato di calcio”
Sei cresciuto con la rete e ti sei alimentato. Il tuo percorso?
“Il passo è stato graduale. Sono partito con la grafica più basilare. Da appassionato di musica mi sono avvicinato al settore musicale di artisti emergenti seguendo la strategia di lancio del brano. Sono partito dal basso e poi ho agganciato qualche “pesce più grosso” che mi ha dato grandi soddisfazioni. Come è successo con il figlio di Gianni Morandi, TrediciPietro, poi Speranza, un artista molto seguito tra i giovani. Il mio voler essere sempre all'avanguardia, in un certo senso, sempre un passo avanti, mi ha condotto poi verso la realtà aumentata”
Ok, ci siamo arrivati. Dai una definizione della realtà aumentata, una definizione per profani...
“La realtà virtuale è una ricostruzione della realtà oggettiva che conosciamo mentre la realtà aumentata è un valore aggiunto alla realtà che noi vediamo e percepiamo. Se nella realtà virtuale c'è bisogno di strumenti appositi, come il visore, nella realtà aumentata basta il semplice dispositivo telefonico, per poter integrare nella “realtà oggetti, persone e animali” o comunque qualsiasi cosa replicabile a livello grafico, e che necessiti un'esplorazione a 360 gradi. Vi faccio un esempio, di recente ho sviluppato un filtro che raffigura un Hamburger. Inquadrando uno spazio e posizionandolo l’hamburger sembra reale al 100%, e addirittura ci si può avvicinare o ci si può camminare intorno. Questo filtro molto semplice rappresenta quindi i diversi usi di questa tecnologia e le infinite combinazioni di utilizzo”
E' anche possibile fare una cosa del genere con Instagram, giusto?
“Instagram ha vari tipi di filtri, dai più banali ai più ingegnosi ma il loro potenziale è pressoché infinito. Faccio un esempio, un'azienda che produce occhiali da vista può far provare al cliente la montatura più adatta al suo viso utilizzando la fotocamera del proprio
telefonino. Un'azienda che produce accessori o alimentari può replicare i propri prodotti in 3 dimensioni e dare un’idea di cosa stia vendendo o della sua applicazione”
Qual è l'aspetto migliore di questo tipo di operazioni?
“Quello di poter sostenere i propri ideali. Io, per esempio, sono un attivista per l'ambiente e ho realizzate molte grafiche, che sono diventate virali, a sostegno della causa, ma può essere utilizzata anche su temi sociali, come è successo nel caso Cucchi. Il classico esempio dell’utilizzo dell’arte per le cause”
Quindi possiamo definirla a suo modo come un'arte. A questo punto qual è la tua definizione di arte?
“Non è semplice dirlo in poche parole. Per me significa esprimere me stesso. Se poi quello che faccio è arte o meno lo decide chi guarda i miei lavori, o in questo caso anche chi li utilizza”
Pensi che la realtà aumentata possa essere d’aiuto anche per le pubbliche amministrazioni?
“Posso farti l’esempio di un esperimento che ho fatto sulla metro di Milano: ho preso come base il biglietto, che, una volta inquadrato con il cellulare, rivela praticamente la mappa con tutte le fermate della metro della città. Quindi la mia risposta è sì, e soprattutto in ambito turistico sarebbe molto utile. Riguardo questo tema molte città europee si stanno svegliando, l'Italia è ancora un po' indietro”
Progetti futuri?
“Si! Tantissimi, sto lavorando con la società “AB - Agenzia Di Comunicazione” ad un progetto molto grosso, al momento non posso dirvi ancora nulla, ma sicuramente rimarrete a bocca aperta”
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione