(ASI) La Juventus impatta a Benevento (1-1) e, dopo il Crotone, non riesce a sconfiggere un’altra neopromossa. Il Verona di Juric vola sulle ali dell’entusiasmo e si sbarazza dell’Atalanta dell’antico maestro Gasperini. È un Verona che, dopo aver fermato Juventus e Milan, stoppa anche l’Atalanta.
Juventus, calcio liquido sì, ma il solito brodino.
Alla Juventus è fatale il colpo della... strega. Inzaghi imbriglia i più quotati avversari, soprattutto nella prima frazione, e porta a casa un punto guadagnato. I bianconeri di Pirlo e, soprattutto, del suo calcio liquido, evaporano grazie alla ferrea volontà degli uomini di Super Pippo Inzaghi. La Vecchia Signora non compie passi in avanti rispetto alla scialba prestazione casalinga contro il modesto Ferencvaros. Anzi, due indietro. È una squadra gambero. Pirlo raddrizzi le antenne: questa Juventus sembra essere Cristiano Ronaldo dipendente. Senza l’asso portoghese la squadra compie una fatica immane per concretizzare la manovra. Dybala ha ancora il muso per questioni contrattuali, e la forma latita a tornare. Con l’asso argentino a mezzo servizio, e quando neanche Cuadrado è in giornata, si fa più dura del solito. Bernardeschi e Chiesa potevano essere Magnifici a Firenze, ma Torino è ben altra cosa. Pirlo ha molto da lavorare.
L’allievo supera il maestro
Gasperini ringalluzzito dall’impresa di Anfield Road si è dovuto arrendere all’ex braccio destro, Ivan Juric. Il suo Verona è bello e cinico. Dopo aver lasciato sfogare, per larghi tratti, gli avversari, gli scaligeri pungono al momento giusto. Lo fanno con la stessa tenacia di uno scorpione grazie a Miguel Veloso e Zaccagni, quest’ultimo sempre più in odor di Nazionale. Il Verona è squadra bella, concreta e fisicamente in palla. Al di là del fisiologico calo dei bergamaschi, il Verona non ha mai arretrato di un centimetro. Vittoria importante per pensare in grande.