(ASI) Quanti di voi ricordano "Rigore"? Pochi ma attenti, direbbe qualcuno. Questo interessante periodico terminò improvvisamente le pubblicazioni in una giornata di luglio del 2001. Chi non ne ha memoria potrà scoprirlo insieme a noi e constatare che, nonostante sia trascorso quasi un ventennio dall'ultima pubblicazione, il giornale riesca ancora a toccare con mano i punti strategici dove il pianeta calcio ha toppato.
E il giornalismo sportivo è esente da responsabilità? Una domanda che dobbiamo porci. Le risposte le daremo insieme, settimana dopo settimana. Abbiamo letto titoloni per ipotesi o operazioni di calciomercato, celebrazioni di campioni o presunti tali. È stato accettato che calciatori ed allenatori si rifugiassero sempre più nei social network creando un allontanamento umano - non virtuale - anche dai tifosi. Fare autocritica è d'obbligo, le responsabilità non sono solo da una sola parte. Ma andiamo con ordine e, soprattutto, con calma.
Sono trascorsi solo pochi giorni da quando il nuovo secolo è entrato in punta di piedi nel presente. Il 2000 ha ereditato una nuova Macao, tornata alla Cina dopo anni di sovranità portoghese, il grande Giubileo proclamato da Giovanni Paolo II, e Vladimir Putin, nuovo Presidente della Russia dopo le dimissioni di Borís Nikoláevič Él'cin. C'è chi affronta il nuovo che avanza con pessimismo, rassegnato all'idea che tra pochi anni ci sarà la fine del Mondo paventata dai Maya, e chi, invece, come Gianfranco Teotino, giornalista, sportivo - ma non solo- e grande esperto in comunicazione, è ottimista ed alla continua ricerca di progetti stimolanti. Teotino punta alla pubblicazione di un peridico di calcio e cultura, un settimanale di contro informazione che faccia opinione. Rigore viene registrato presso il tribunale di Roma sul finire del 1999 con numero 00275. Le motivazioni che hanno condotto alla nascita del periodico vengono riportare sul numero zero del 07 gennaio del 2000:
"Siamo sommersi dall'informazione sul calcio. Non c'è giorno senza partita in Tv, e non c'è dopopartita senza bar sport televisivo, locale o nazionale. La popolarità del football sembra allo zenit. Il rischio di saturazione è concreto. Non tanto per il calcio (che non è mai troppo), ma per come lo raccontiamo. Tonnellate di carta stampata e ore di trasmissione ci danno una benemerita e insostituibile informazione sullo stato di circo e circensi, trascurandone però alcuni aspetti essenziali. Senza pretendere di gareggiare con più corpose e gloriose pubblicazioni, questo foglio settimanale diretto da Gianfranco Teotino, vuole aprire uno squarcio su ciò che non trova spazio nei media a causa degli enormi interessi economici e politici mossi dalla pedata. Su Rigore troverete quindi, accanto agli approfondimenti tecnico-tattici e ai ritratti dei protagonisti, anche notizie inedite, comprese quelle che possono dar fastidio a questo o a quel potente. Cercheremo di rendere il fenomeno calcio a tutto tondo, nella sua dimensione sportiva come nei suoi riflessi sociali e culturali. Da appassionati, senza sociologismi né moralismi. È questo lo spirito che accumuna la squadra di Rigore, un gruppo di calciofili di diversa provenienza - giornalisti sportivi e non, allenatori e studiosi, protagonisti degli stadi e scrittori. La nostra squadra è aperta: ogni settimana potranno esserci variazioni nella "formazione" riportata accanto alla testata, che affiancherà il lavoro della redazione".
Vengono inoltre pubblicati, sempre in prima pagina, i comandamenti del calcio che piace a Rigore. Sono undici, come i metri di distanza necessari per battere la massima punizione, e non dieci come i più famosi ereditati da Mosè sul Sinai.
1. Conta vincere, importa come 2. Le emozioni giocano all'attacco 3. La fortuna va marcata a uomo 4. Le regole non le fa l'arbitro, né la Tv 5. Si alla moviola, ma fuori dal campo 6. Il campionato è il sale, l'Eurolega il pepe 7. La pay-tv fa bene al calcio 8. No al doping e alle ipocrisie anti doping 9. Investire sui pulcini, non sui polli 10. La sicurezza si paga 11. La Nazionale non deve rompere.
Il consiglio di amministrazione di "Rigore" è costituito dal presidente Raffaele Ranucci, dal consigliere delegato Antonio Di Raimondo, e dai consiglieri Andrea Abodi, Roberto De Santis, Oscar Orefici, Roberto Pepponi e Gianfranco Teotino. La redazione - che ha sede in via Germanico 197 a Roma - è composta da Teotino, direttore responsabile, Andrea Di Caro e Francesco Ghidetti. Il comitato scientifico - la squadra, come specificato in precedenza- varia numero dopo numero, arrichendosi di penne illustri di straordinari giornalisti e scrittori, ed articoli a firma di personaggi del mondo del calcio - addetti ai lavori e non - artisti del mondo dello spettacolo e via discorrendo. La formazione del numero zero è composta da Emanuela Audisio, Lucio Caracciolo, Paolo Casarin, Francesco Paolo Casavola, Maurizio Costanzo, Paolo Franchi, Gigi Garanzini, Antonio Ghirelli, Aldo Grasso, Gianni Rivera e Arrigo Sacchi.
Come sarà accolto Rigore? A qualcuno potrebbe dar fastidio e procurare insonnia? Oppure sarà accolto a braccia aperte da tutti? Lo scopriremo presto.