(ASI) Trump all’attacco delle criptovalute. Nella giornata di venerdì 12 luglio, il Presidente si è scagliato contro tutte le nuove forme di moneta virtuale. In occasione dell’annuncio dato da Facebook di voler lanciare sul mercato una sua propria cripto moneta, la Libra, Trump non ha lasciato dubbi sulla sua contrarietà all’iniziativa e, con un Tweet, ha manifestato la sua ostilità all’introduzione di un’ulteriore valuta.
E qui nascono i problemi. Tanto che, parlando come se fossi al bar, mi verrebbe da dire, in linea con le correnti complottiste, se sia veramente contrario o se sia stata una forma gigantesca di pubblicità alle cripto.
Vediamo i punti critici della vicenda. Fino a ieri per i ben pensati i Bitcoin e compagnia bella erano una sciocchezza. Se chiedevi ad un esperto di finanza cosa ne pensasse di cryptocurrency ti rispondeva con faccia schifata lasciandoti intendere che fosse una ridicola diavoleria per fissati col computer. I più accorti ti avrebbero risposto: ”Voglio vedere quando cercherai di cambiarli in denaro corrente, caro mio!” e così via.
Da venerdì 12 luglio, così all’improvviso, ne parla il Presidente degli Stati Uniti.
Ma, ragazzi, vi rendete conto!?!
Veniamo ora al dettaglio del ragionamento del primo cittadino degli Usa.
La prima critica che lui rivolge a queste monete è che non sono monete, perché altamente volatili e basate su “aria sottile”, thin air, la nostra vecchia aria fritta. E fin qui, nulla quaestio, è il suo parere personale.
Ma adesso viene il bello perché il miliardario di New York afferma sùbito dopo che se Facebook e le altre compagnie vogliono diventare banche, devono seguire tutte le regole del sistema bancario, come fanno tutte le altre banche.
Ma come? Non aveva detto che non erano moneta? E da quando per usare una non moneta devo diventare banca? E poi, parliamoci chiaro, tutte le normative bancarie valgono per chi vuole operare in quel mercato già esistente, non per chi non ci vuole operare.
Altro punto delicato. Tutta la legislazione monetaria non vieta di inventarsi una moneta strampalata e di usarla con chi è tanto matto da accettarla, ma vieta soltanto al creditore di rifiutare la moneta di uso corrente stabilita dalla normativa. In altre parole. Se io vado a fare la spesa in Italia e voglio pagare in Euro, la commessa del supermercato non può rifiutare il pagamento, perché sto usando il denaro previsto dalla legge vigente sul territorio.
E allora, mi direte voi. La cosa buffa è che se io vado a pagare la spesa con i bigliettoni del Monopoli e il negozio me li accetta, la cosa è perfettamente valida e legale.
Così anche se comincio a stamparmi moneta con la mia effigie. Se qualche simpatico creditore, forse anche spinto dalla pietà nei miei confronti che ho avuto un’idea del genere, accettasse il pagamento, non ci sarebbe nulla di male. Il reato consiste nello stampare moneta corrente falsa o non autorizzati, non nello stampare moneta privata, perché chi deve ricevere il pagamento può semplicemente non accettarla.
Premesso quanto sopra mi sorge spontanea una domanda, a proposito di teorie complottiste che mi piacciono tanto: Ma Trump l’ha sparata così, in quanto contrario o s’era messo d’accordo con Facebook?
Sapete anche perché io non l’avrei fatto? Perché se veramente la Casa Bianca vuole osteggiare questa nuova forma di valuta, in questo modo ha fatto sapere a tutto il mondo che è veramente preoccupata, quindi, è come se dicesse che quest’aria fritta…funziona!
Francesco Maiorca – Agenzia Stampa Italia