(ASI) E’ giornalista parlamentare di radio RTL 102.5, la più seguita d’Italia, con una media di 7.559.000 ascoltatori al giorno. Alberto Ciapparoni ha 51 anni, è laureato in Giurisprudenza, padre di due figlie, Flaminia e Paola Maria, tifoso della Lazio e appassionato di politica.
Il suo forte interesse, nei confronti di quest’ultima, lo si avverte anche dalla capacità di esporre quotidianamente con precisione, nei diversi appuntamenti informativi curati dalla redazione guidata da Luigi Tornari, in pochi secondi gli eventi più importanti che scandiscono la giornata nei palazzi del potere. E’ autore del libro intitolato: “A spasso per Montecitorio” (editore Ugo Mursia in collaborazione con RTL 102.5). Ha voluto raccontare, nelle 168 pagine da cui è composta l’opera, aneddoti e curiosità poco noti al grande pubblico. Il cronista radiofonico ne svelerà qualcuno di questi a Torino, al Circolo dei Lettori in via Bogino 9 alle ore 18, dove si recherà per presentare il suo lavoro (l’ingresso sarà libero). Racconta ad Agenzia Stampa Italia la decisione di raccogliere nel volume pure gli episodi più interessanti scoperti personalmente e narrati dai colleghi più anziani per “renderli accessibili a tutti, ai cosiddetti “very normal people””. Abbiamo provato ad approfondire quali nell’intervista che ci ha concesso.
“Alberto, chi interverrà all’’importante appuntamento, che si svolgerà nel capoluogo piemontese, di lunedì 21 gennaio alle ore 18?
Ricordiamo anzitutto che l’appuntamento si svolgerà al Circolo dei Lettori che è una sede storica e nota sicuramente ai torinesi, ai piemontesi e non solo. Ci saranno Guido Crosetto di Fratelli d’Italia, Osvaldo Napoli di Forza Italia e Luca Cassiani del Partito Democratico. Per quanto riguarda il Movimento Cinquestelle, era prevista la presenza di Fabiana Dadone, però sarà sostituita probabilmente a causa di un impegno dell’ultimo momento. Avremo quindi anche una sorpresa sul fronte di questa realtà politica.
Come è nata l’idea di scrivere la sua opera?
E’ nata perché, dopo i 15 anni trascorsi nei palazzi del potere, avevo voglia di raccontare sia ciò che avevo visto, sia ciò che mi è stato narrato dai colleghi più anziani. Ho deciso, pertanto, di raccogliere in questo volume curiosità, segreti, aneddoti, episodi più interessanti, concentrandomi soprattutto su quelli sconosciuti in modo da renderli accessibili a tutti, ai cosiddetti “very normal people”.
Quali sono gli argomenti principali affrontati nel suo testo?
Beh, i titoli dei vari capitoli sono in qualche modo, su questo fronte, sintomatici. Parlo dei vari racconti a cui ho potuto accedere davanti alle macchinette del caffè, o delle merendine. Espongo il rapporto tra il cibo e i deputati, la storia delle sale di Montecitorio, il Transatlantico, la cerimonia del Ventaglio, l’altro Montecitorio e l’Aula.
Cosa intende per “l’altro Montecitorio”?
Montecitorio non è solamente quello che conosciamo, ma comprende anche altri palazzi circostanti che sono dipendenti dalla Camera dei deputati. Racconto sia la storia e sia gli episodi avvenuti dentro questi edifici.
Ci può raccontare, cortesemente, almeno un aneddoto curioso che ha descritto nell’ opera?
Sono molto legato al primo capitolo e alla storia della fontanella, presente all’interno della sala stampa della Camera. E’ particolare, in quanto ha visto tantissimi deputati nel corso degli anni, storie e anche una bottiglia di anice che è scomparsa perché veniva regolarmente sottratta. L’amministrazione di Montecitorio ha deciso, alla fine, di privarsene. E’ un capitolo particolare e interessante che invito a leggere.
Lei lavora, da anni, nella sede della Camera dei deputati come cronista parlamentare. Ha la percezione che l’attuale politica sia in grado di colmare la distanza che ha attualmente nei confronti dei cittadini?
Beh, è una bella domanda. Bisogna avere, per rispondere, ancora un po’ di pazienza e di tempo perché questo è quello che è successo nel voto del 4 marzo scorso e che si sta cercando di fare in questi mesi. E’ però troppo presto per esprimere un giudizio definitivo. L’obiettivo è proprio quello che viene spiegato in questa domanda e l’esito finale, il risultato, lo scopriremo nel corso di qualche mese, se non fra qualche anno. Gli episodi che racconto in questo libro, di certo, a volte fanno sorridere e altre un po’ indignare. Gli inquilini del Palazzo siamo tutti noi italiani, cittadini di questo paese e dovrebbe esserci, pertanto, un rapporto diverso rispetto a quello che si è sviluppato negli ultimi anni. Chissà se questa legislatura lo produrrà, o meno.
Ci sono dei germogli, cioè delle prospettive che si stanno aprendo sotto questo punto di vista, o c’è ancora molto lavoro da fare?
Questo dipende a chi lo chiedi. Se è un esponente della maggioranza, la risposta sarà positiva e se è dell’opposizione sarà negativa. Bisogna avere un po’ di pazienza perché, come si dice in questi casi, alla fine il tempo è galantuomo e darà l’esito finale. La risposta è molto complicata. E’ la domanda classica da un milione di dollari a cui rispondere sarebbe una missione impossibile.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia