(ASI) Assisi (Perugia) - "Facciamo pace con la terra e prendiamocene cura. Sull'esempio di san Francesco impegniamoci a rispettare e custodire la natura che è sorella e che, non solo abbiamo ricevuto in dono per la nostra vita presente, ma che siamo chiamati a consegnare ai nostri figli".
Questo è l'appello che lanciano i frati della Basilica di san Francesco d'Assisi in vista della presentazione, il 18 giugno, dell'enciclica sull'ambiente di Papa Francesco dal titolo "Laudato si', sulla cura della casa comune".
"E' la prima volta nella storia che un pontefice utilizza le parole di san Francesco per un documento ufficiale come questo. Il titolo dell'enciclica prende spunto dal Cantico delle Creature, manifesto di una nuova visione del mondo e sorgente della spiritualità francescana" ha dichiarato padre Enzo Fortunato, direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi. Nella biblioteca della Basilica di san Francesco è tra l'altro conservata la versione originale di questo testo "che è la prima opera della letteratura poetica volgare e l'inizio dell'esistenza umana in relazione al rapporto positivo e responsabile con l'ambiente che ci circonda - dichiara padre Fortunato - . Il Cantico è una lode dolcissima a Dio, fatta attraverso le sue Creature: il sole, la luna, il vento, l'acqua, il fuoco, la terra".
Il Cantico delle Creature o Cantico di frate Sole (sec. XIII) si snoda con intensità e vigore divenendo così un inno alla vita. È una preghiera permeata da una visione positiva della natura, in cui si riflette l'immagine del Creatore e che sottolinea il senso di fratellanza fra l'uomo e tutto il creato. San Francesco è stato il precursore della difesa dell'ambiente e del creato. I francescani da sempre attingono, nella quotidianità, a questo sublime testo di cura e rispetto per il prossimo in pace con se stessi e con la natura. Da oltre dieci anni, inoltre, la comunità francescana conventuale di Assisi organizza il meeting internazionale sulla salvaguardia dell'ambiente dal titolo "Nostra madre Terra" che rivolge lo sguardo libero sull'intero creato. Facciamo pace con la terrà perché sembra che l'uomo gli abbia dichiarato guerra.
Redazione Agenzia Stampa Italia