(ASI) Oggi 31 dicembre, più precisamente nel 1941, nasceva uno dei simboli del calcio mondiale, la leggenda vivente Sir Alex Ferguson. Una carriera dedicata ad una sola maglia, quella del Manchester United guidato ininterrottamente dal 1986 al 2013.
Come fosse una seconda pelle cucita addosso è considerato uno dei più grandi allenatori al mondo, in ventisette anni di panchina con i Red Revils ha vinto tutto quello che si poteva vincere, trentotto trofei, tra titoli inglesi ed internazionali: due Champions League, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa UEFA, una Coppa Intercontinentale e una Coppa del mondo per club, oltre a numerosi titoli nazionali, tra cui tredici campionati e cinque Coppe d'Inghilterra. Il 6 febbraio 2012 viene nominato "Allenatore del XXI secolo dalla IFFHS(Istituto internazionale di Storia e Statistica del Calcio). Nel settembre del 2012, aggiunge al curriculum due traguardi a cifra tonda degni di nota: vince la sua millesima partita con lo United e la sua centesima partita in Champions League ai danni del Galatasaray. Inoltre nel 2013 gli viene dedicata una strada adiacente all'Old Trafford; nella stagione 1998/1999 Ferguson fa suo il cosiddetto "triplete", cioè la conquista del titolo nazionale, della coppa nazionale e della Champions League. Nello stesso anno viene nominato "Sir" dalla Regina Elisabetta II, diviene "Knight Bachelori". Altrettanto vincente fu la stagione 2007/2008, che vede la bacheca dei Diavoli Rossi arricchirsi di una Community Shield (conquistata ai rigori contro il Chelsea di Mourinho), un campionato (terminato due punti davanti al Chelsea) e soprattutto una Champions League (battendo in finale ai rigori, ancora una volta, il Chelsea). Nel 2009 diventa il primo allenatore nella storia del calcio inglese a vincere la Premier League per tre volte consecutive in due diverse occasioni: quell'anno, conquista anche la Football League Cup ai rigori contro il Tottenham. All'inizio della carriera da allenatore nel 1983, sulla panchina dell'Aberdeen fu l'anno d'ro per Ferguson, che vinse anche tre campionati di Scozia, quattro Coppe nazionali ed una Coppa di Lega. Inoltre è stato commissario tecnico della nazionale scozzese, dal 16 ottobre 1985 al 13 giugno 1986. Per i Red Devils quello che è andato dal 2006 al 2009 può essere definito il triennio delle meraviglie: trofei, bel gioco, innovazioni tattiche e grandi campioni sono il risultato di un mix di fattori che difficilmente potrà essere di nuovo raggiunto. La squadra di quei tre anni è di certo da annoverare tra le migliori squadre inglese in assoluto. Dal punto di vista tattico la squadra aveva comunque alcuni punti fermi: la difesa a 4, due centrocampisti centrali davanti alla difesa a dare protezione ed un terzo centrocampista centrale più avanzato a fare da collegamento tra la mediana e gli avanti. In attacco venivano schierati solitamente Rooney, Cristiano Ronaldo e Carlos Tevez, che per le loro caratteristiche potevano ricoprire tutti e tre i ruoli offensivi. Gli attaccanti partendo dalla fascia, avevano grandi capacità di aiutare la squadra nella fase difensiva. Davanti alla difesa solitamente si piazzavano Carrick e Scholes, che si integravano bene sia in fase difensiva che in fase di costruzione. Ben avanzata la coppia centrale Ferdinand e Vidic, mentre i due terzini, Evra e Neville giocavano solitamente alti ma non troppo, quindi tutta la linea difensiva era con il fuorigioco. Alla base dei parametri della tattica c'è il credo di Sir Alex: "Fluidità e versatilità degli avanti, grandi ripartenze, lanci lunghi e precisi, manovra veloce. Grande finalizzazioni degli attaccanti che spesso ci provano dalla distanza. Fuorigioco con squadra corta con pressing medio". Questo è Ferguson, lui è leggenda.
Francesco Rosati - Agenzia Stampa Italia