(ASI) Di fatto, il CFR stava pianificando il Nuovo Ordine Mondiale già prima del 1942. Un editoriale, apparso a pagina 2 del Baltimore News-Post l’8 dicembre 1941, il giorno dopo il bombardamento di Pearl Harbour, prediceva la formazione di una nuova alleanza mondiale, che avrebbe elaborato una dichiarazione dei diritti fondamentali dell’Uomo…e per proteggere tali diritti, si doterà di strutture e poteri tali da punire i singoli individui che li violeranno, inoltre le Nazioni Unite sono guidate da un gruppo di membri del CFR, chiamato “Informal Agenda Group”.
Questo gruppo ha già stabilito gli scopi delle Nazioni Unite e ha contattato tre procuratori legali del CFR, che hanno dato loro forza costituzionale. Dopodiché hanno presentato tali scopi al Presidente Roosevelt, che nei giorni successivi li ha resi noti all’opinione pubblica. Quando si è tenuta la conferenza costitutiva delle Nazioni Unite a San Francisco, più di quaranta delegati degli Stati Uniti erano membri del CFR. Successivamente, le Nazioni Unite adottarono la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo. Prima, la legge internazionale controllava unicamente come le varie nazioni regolavano i diritti dei propri cittadini. Ora, le Nazioni Unite hanno il diritto di rapire un singolo individuo, all’interno dei confini di una nazione indipendente, per trascinarlo davanti al Tribunale dell’Aja. Anche se i crimini di guerra sono atroci, ogni nazione è in grado di punire i colpevoli con le proprie leggi. Finora, comunque, non si registrano particolari proteste contro questa clamorosa violazione della giustizia internazionale. Nel 1941 Quincy Wright, docente universitario presso l’Università di Chicago, membro del CFR ed esperto di Diritto Internazionale, ha espresso come deve essere il Nuovo Ordine Mondiale: “Un solo governo per tutto il mondo, che limiti le varie sovranità e l’indipendenza delle nazioni. Il fatto che queste dichiarazioni, rilasciate all’inizio della Seconda Guerra Mondiale, non siano state paragonate alla politica di Hitler del Nuovo Ordine, dimostra quanto era radicato l’isolazionismo americano all’epoca. Terry Boardman, nel corso di una conferenza nell’ottobre del 1988, in merito alla visione del dottor Wright, questa prevedeva tre sistemi continentali: gli Stati Uniti d’Europa, un Sistema Asiatico e una Unione Pan-Americana, e inoltre ogni sistema continentale avesse un unico esercito e che le singole forze militari venissero gradualmente ridotte o eliminate. Ancora, con l’avvento del Governo Mondiale, si sarebbe dato vita ad un unico esercito mondiale e ad un’unica valuta mondiale. Perché la famiglia Rockefeller voleva eliminare la sovranità nazionale degli Stati Uniti, già da loro controllata, e porla sotto il controllo del Governo Mondiale? Perché non si preoccupava che il suo potere e la sua ricchezza potessero essere minacciati dal Nuovo Ordine Mondiale? Perché i Rockefeller, il Gruppo Bilderberg, il CFR e la Trilateral Commission sapevano benissimo che sarebbero stati loro a controllare il Nuovo Governo Mondiale. Se questi sono i loro scopi, creare un solo mercato globale, governato da un unico governo mondiale, che controlli i tribunali, i sistemi scolastici, ciò che la gente legge e pensa, in cui esista un solo esercito mondiale, gestito finanziariamente da un’unica banca mondiale attraverso un’unica moneta mondiale; saremmo molto stupidi, se continuassimo ad ignorare quello che sta succedendo a noi e al mondo in cui viviamo. In una dichiarazione di G. William Domhoff, scrittore e studioso, dice che il CFR ha storicamente operato attraverso piccoli gruppi di circa 25 persone, che riuniscono i leader dei 6 gruppi socialmente più importanti, industriali, speculatori finanziari, ideologi, militari, professionisti specializzati come avvocati, medici, dottori e sindacalisti, che discutono di temi specifici riguardanti la politica estera. Nel suo libro “The Higher Circles” del 1970, spiegava come questa élite di potere determini la politica estera: “Gruppi di discussione analizzano il problema a livello generale, cercando di definire proposte e alternative. Molti di questi gruppi, successivamente, formano ulteriori gruppi di studio, che forniscono i loro risultati a gruppi di ricerca del CFR o a singoli membri.
Durante uno di questi gruppi di discussione, nel 1968, l’ex direttore operativo della CIA, Richard Bissell, che è stato anche consigliere della “Ford Foundation”, manifestò la volontà di aumentare le presenze di membri del CFR nelle operazioni segrete della CIA, in modo che, al momento del coinvolgimento del CFR nelle operazioni, la cosa apparisse più discreta. “Se l’Agenzia vuole essere efficace, deve coinvolgere in modo sempre maggiore le organizzazioni private, quindi vanno migliorate le relazioni che si sono già instaurate. Ma abbiamo bisogno di operare in modo ancora più segreto, ponendo maggiore attenzione agli intermediari. Gli interfaccia della CIA con il resto del mondo hanno bisogno di maggiore protezione. Se molti gruppi non saranno in grado di ricevere aiuti sotto forma di finanziamenti, i danni conseguiti saranno più gravi di quanto si possa immaginare. Gli interfaccia della CIA con altre organizzazioni sono formati da gruppi d’affari e di studio, e questi vanno sostenuti”. L’influenza del CFR sembra coprire l’intero sistema di vita dell’America. Nel libro Domhoff cita il politologo Lester Milbrath, il quale affermava che “il CFR pur non essendo finanziato dal Governo, collabora con esso talmente a stretto contatto che risulta difficile distinguere le azioni suggerite dal CFR da quelle assunte liberamente dal Governo. Le sue forme più importanti di finanziamento sono le multinazionali e le più importanti organizzazioni di potere”. Delle organizzazioni di cui parla Milbrath, quelle che maggiormente l’hanno finanziato nel corso degli anni, sono la Rockefeller Foundation, la Carnagie Foundation, e la Ford Foundation. Domhoff conclude nel libro: “Queste organizzazioni che sostengono il CFR, sono nelle mani degli uomini della Bechtel Construction, oppure della Chase Manhattan, o della Kimberly-Clark, o della Monsanto Chemical, o di decine di altre multinazionali. Per chiudere il cerchio, infatti, molti dirigenti di queste multinazionali sono membri del CFR. Agli inizi degli anni Sessanta, Dan Smoot scoprì che 12 dei 20 membri del consiglio di amministrazione della “Rockefeller Foundation”, 10 su 15 di quelli della “Ford Foundation”, e 10 su 14 di quelli della “Carnagie Foundation” erano membri del CFR.
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