(ASI) Lettere in Redazione. Macerata - La decisione del gruppo di lavoro per il decoro urbano di promuovere la statua proposta dal comitato “Stringiamoci a coorte” ha scatenato dure reazioni. In mattinata militanti di Forza Nuova hanno affisso dei cartelli negli ingressi principali di Macerata che sostituivano la dicitura “città della pace” in “città della massoneria”, per dare voce, con simpatia e realismo, ad una città ostaggio di congreghe massoniche che tramano nell’ombra.
“Le pochissime prese di posizione contrarie alla statua da parte dei politici cittadini denotano il tasso di assuefazione all’associazionismo segreto che infesta la classe politica maceratese”, afferma Tommaso Golini coordinatore provinciale di FN. “La massoneria non è un’associazione normale, si basa sulla segretezza e ha finalità oscure.
Segrete sono le loro riunioni, le sedi, i membri, i documenti e i sostenitori. Non possiamo inoltre dimenticare quelle cricche che, a livello nazionale, detengono il monopolio degli appalti milionari, dell’amministrazione scorretta del denaro pubblico, dell’uso fraudolento del sistema bancario e della distorsione degli apparati giudiziari al fine di favorire gli interessi dei ricchi, dei potenti o degli appartenenti alla cricca stessa. Crediamo sia doveroso, per chi, come noi, ha tra i suoi punti fondanti la lotta alla massoneria e alle sette segrete, manifestare il nostro dissenso contro l’edificazione di una statua espressione del Grande Oriente d’Italia”.
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