(ASI) E’ nata “Umbria Aperta”, la nuova Associazione da qualche mese in gestazione per iniziativa, come dicono i promotori, “di un gruppo di amici che intendono creare un luogo di incontro, discussione, elaborazione e proposta sui principali temi sociali ed economici culturali e politici”.
All’Associazione hanno già aderito esponenti di spicco della società, della cultura e della politica umbra, insieme a vari cittadini di tutte le estrazioni del mondo del lavoro (imprenditori, professionisti, insegnanti). Il collante che li tiene insieme? “la voglia di partecipare al dibattito pubblico”, dicono, per dare un contributo di idee e proposte alla comunità ed alle istituzioni regionali in un momento di particolare difficoltà generale. “L’Associazione non nasce né contro, né a favore di chicchessia”, si affrettano a precisare i promotori, che rivendicano orgogliosamente l’autonomia e, nel contempo, l’apertura verso tutti i soggetti sociali e politici della comunità umbra di.
Importante anche la precisazione che è emersa un po’ da tutti gli interventi dei presenti: nessuno dei promotori, questo il concetto sottolineato, partecipa all’Associazione per assecondare ambizioni di cariche o carriere. “L’unico intento, dice una presente, è quello di dare un apporto a riempire di contenuti un contenitore aperto a tutti coloro che cercano un luogo per esprimere non solo riflessioni, ma anche proposte e soluzioni concrete ai problemi collettivi e individuali”.
Nel corso del partecipato incontro, aperto al pubblico, è stato adottato lo Statuto di Umbria Aperta, che definisce il nuovo soggetto come un’ “Associazione di fatto senza scopo di lucro”, con finalità di studio, approfondimento, ricerca, promozione in tutti i settori della vita pubblica. Particolare attenzione verrà riservata ai temi del disagio sociale: le problematiche degli adolescenti, della non autosufficienza e, in genere, delle categorie più deboli saranno, in tal senso, tra le prime ad essere affrontate nell’operatività dell’Associazione. Ma saranno trattati anche la cultura, l’economia, il governo del territorio, la ricerca scientifica e storiografica e potranno essere promosse iniziative editoriali, corsi di formazione, l’istituzione di biblioteche anche in collaborazione con altri enti o soggetti privati.
“Insomma, un soggetto che intende connotarsi come luogo di dibattito e di proposta aperto in tutte le direzioni e a tutti” sottolineano gli organizzatori dell’iniziativa. I quali, tengono a rimarcare il carattere assolutamente “apartitico, ma tutt’altro che apolitico” delle iniziative che metteranno in campo. A questo fine, è stato nominato un Coordinamento provvisorio composto da Lorenzo Accardi, Mauro Bacinelli, Franca Caramello, Tiziana Capaldini, Valeria Matteucci, Giada Micio, Adolfo Orsini, Renzo Patumi, Claudio Serini, Ramon Rustici. Il Coordinamento dovrà avviare la prima fase di vita di “Umbria Aperta” fino all’elezione degli organismi statutari, prevista per prima dell’estate. Intanto, saranno costituiti tre gruppi di lavoro (economia, sicurezza, adolescenza) che costituiranno l’anticipazione del Comitato scientifico previsto dallo statuto e di cui saranno invitati a far parte personalità del mondo scientifico, accademico e culturale e del lavoro (già in diversi hanno dato la loro adesione). I gruppi cominceranno da subito a preparare alcune iniziative di spessore previste per l’autunno e che costituiranno l’esordio operativo dell’Associazione.
Nel frattempo, l’Associazione attiverà anche un sito internet. L’unica carica già assegnata per il periodo transitorio è stata quella del segretario amministrativo, nella persona di Gino Piobbichi, che dovrà occuparsi da subito della raccolta delle adesioni e dei contributi. La scelta di anticipare questa nomina, sottolineano i fondatori, ha lo scopo evidente, politicamente rilevante di per sé nel contesto italiano, di “dichiarare il carattere di assoluta trasparenza e tracciabilità che l’Associazione vuole darsi, fin dai suoi atti costitutivi, rispetto alla gestione delle risorse”.
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