(ASI) "Altro che aiuto al ceto medio: secondo l'ISTAT, l'85 per cento delle risorse del taglio IRPEF va alle famiglie dei quinti più ricchi della distribuzione del reddito. La misura interessa infatti oltre il 90 per cento delle famiglie del quinto più ricco e solo il 39 per cento del quinto intermedio.
È la conferma che l'intervento previsto dalla legge di bilancio non è solo modesto nei numeri – meno di tre miliardi di euro – ma anche mal congegnato nella sostanza. Estendere lo sgravio ai redditi fino a 200 mila euro significa disperdere a pioggia le poche risorse disponibili, rendendo sostanzialmente ininfluente sulla condizione delle famiglie a reddito medio la misura più sbandierata di questa legge di bilancio. Chiederemo al governo di cambiare impostazione, concentrando davvero il taglio IRPEF sul ceto medio, che negli ultimi anni è stato drammaticamente impoverito dal mancato recupero del potere d'acquisto reale dei salari e degli stipendi e dal drenaggio fiscale". Lo scrive in una nota Antonio Misiani, responsabile economia, finanze, imprese e infrastrutture nella Segreteria nazionale PD.



