Bandecchi per la Campania: Sanità, lavoro e legalità – Basta parole, è ora di fare

(ASI) Stefano Bandecchi non usa giri di parole: «La sanità la ripeterei tre volte: è la vera emergenza dei campani. Liste d’attesa infinite, ospedali al collasso, sprechi che bruciano oltre 11 miliardi l’anno. Va rifatta da cima a fondo, con dirigenti scelti per merito e controlli ferrei su spese e appalti. Io faccio l’imprenditore: i numeri li conosco e so come farli tornare.»

Quali sono le tre priorità principali del suo programma politico per la Campania e come intende finanziarle concretamente?

Sanità, lavoro e sicurezza. Ma Sanità lo ripeterei tre volte. Tutti i cittadini campani che ascolto lamentano gravissimi disservizi, liste di attesa infinite, ospedali fatiscenti, medici e paramedici al collasso. La Sanità costa ai cittadini oltre 11 miliardi di euro e fa schifo. E’ un settore che va totalmente rimesso in piedi, deve tornare ad essere efficiente, sicura, paritaria.

Poi il lavoro: voglio lanciare un piano industriale e di sviluppo vero per valorizzare e fare crescere le aziende campane e attrarre aziende ed investimenti da fuori. Io voglio creare ricchezza sul territorio e posti di lavoro, a differenza della sinistra che cerca di illudere gli elettori con la promessa di un reddito di cittadinanza regionale. E’ il lavoro a dare futuro e dignità alla persona, non l’elemosina di Stato. Il sistema Campania così com’è non funziona. Stiamo analizzando tutte le criticità, a partire da quelle di bilancio e di gestione delle spese. I soldi ci sono, il problema è come si spendono. Se ci sono cinque passaggi e tre intermediari nelle opere, queste costeranno il triplo rispetto al costo reale. Se non c’è un controllo rigido e costante sulle procedure di gara, i prezzi si gonfiano e tutto costa di più. E così i soldi non bastano mai.

A Terni, città di cui sono Sindaco, il Comune era caduto in dissesto finanziario e faceva mutui ogni anno. Da quando sono sindaco, non sono stati fatti nuovi mutui, eppure i soldi ci sono, i servizi sono aumentati e migliorati. In tutta Italia 1 km di asfalto costa ai Comuni 200.000 euro, al Comune di Terni costa 55.000 euro. Stesso servizio, 75%  di risparmio, soldi disponibili per altri interventi. Io faccio l’imprenditore, mi misuro ogni giorno con i numeri e so fare funzionare le cose, so dare il giusto valore alle cose.  

Come pensa di affrontare la disoccupazione giovanile e il fenomeno della “fuga di cervelli” dalla Campania verso altre regioni o all’estero?

Valorizzando le eccellenze della Campania in ogni ambito: un territorio come questo ha potenzialità immense dal punto di vista dello sviluppo e occupazionale: il mio obiettivo sarà quello di creare le condizioni giuste per portare le imprese, di ogni settore e grandezza, ad investire in Campania aiutando, in parallelo, le aziende campane a crescere e ad espandersi. Voglio una Campania libera di crescere come merita, senza il guinzaglio che la politica fino ad oggi le ha tenuto al collo, non risolvendo i problemi per avere un popolo bisognoso e quasi suddito. I giovani hanno il diritto, e avranno le giuste opportunità, di restare nel loro territorio e poter lavorare senza la necessità di emigrare

Quali misure adotterà per migliorare il sistema sanitario regionale, riducendo le liste d’attesa e potenziando i presidi nelle aree interne?

Questo è un argomento centrale rispetto alle azioni che metterò in campo. Qui c’è stata una continuità politica di 10 anni con De Luca, la sanità è stata commissariata e gestita male, e non lo dico io ma la storia e gli allucinanti problemi che i cittadini campani vivono ogni giorno sulla propria pelle. Va rivista l’organizzazione, da cima a fondo. Vanno fatte serie valutazioni sulle dirigenze, sulle posizioni organizzative, sulla capacità delle persone. E’finita l’ora dei raccomandati, dei politici trombati da recuperare, dei portatori di voti senza capacità messi nei posti di comando. La politica, con me, darà indicazioni e strategie, pianificherà, ma poi ci saranno le donne e gli uomini migliori, negli uffici e negli Ospedali, a portare avanti e far funzionare la macchina. Eliminare ogni clientela premiando i migliori – al di là di ogni posizione politica personale – farà già migliorare enormemente la pessima situazione attuale

Che piani ha per la transizione ecologica in Campania, soprattutto per la gestione dei rifiuti e il potenziamento dei trasporti pubblici?

Sono per una transizione ecologica intelligente e sostenibile per famiglie e imprese. Immaginare di cambiare il mondo in 10 anni è stupido e pericoloso. Sono contrario a scelte, come quella di produrre solo automobili elettriche  perché oggi tutto viene prodotto in Cina a partire dalle batterie. Significa arricchire i cinesi con i nostri soldi e renderci dipendenti da loro. Non va bene. E sono per il nucleare, che secondo me si deve fare immediatamente per garantire all’Italia l’indipendenza energetica e abbassare i costi dell’energia di imprese e famiglie. Certamente serve una enorme attenzione su tutte le tematiche ambientali, a iniziare dai rifiuti, nota dolente della Regione. Anche in questo ambito si può fare molto di più rispetto a quanto fatto. Servono i termovalorizzatori, servono impianti di selezione e riciclaggio di ultima generazione, serve un controllo militare del territorio. Nonostante la ribalta e l’attenzione avuti dalla Terra dei Fuochi, ancora oggi in Campania ci sono e continuano a nascere discariche abusive ovunque e, come pare da alcuni fatti di cronaca recente, il fenomeno criminale continua a dettare legge nel settore. Io utilizzerò il pugno di ferro, chiederò al Governo di supportare un piano straordinario di controllo del territorio con satelliti, droni e intelligenza artificiale, aumenterò il numero di telecamere nascoste e punirò in modo esemplare i trasgressori. Ed in questo coinvolgerò tutti i Sindaci e i Comuni del territorio campano, perché il contatto diretto con chi amministra e conosce le problematiche specifiche di ogni territorio è fondamentale. Ascolto e azione.

Come garantirebbe maggiore trasparenza nella gestione dei fondi pubblici e nella scelta dei dirigenti regionali per evitare clientelismi?

Gli altri partiti vivono di clientele, scambi di favori, gestione del potere: i Dirigenti vengono troppo spesso scelti dalla politica in base alla fedeltà e non ai meriti. Un Dirigente nominato per appartenenza politica non sarà mai indipendente e sarà, anzi, condizionato nelle sue scelte dallo sponsor politico. E siccome i politici in Campania pensano solo ai voti e al loro futuro (o quello dei figli) le cose che si fanno non sono quelle giuste, quelle migliori per il popolo, ma quelle che convengono al politico di turno. Con me sarà tutto trasparente: non ho amici da garantire, ho un bel reddito personale, i miei figli non fanno politica. Sceglierò solo i migliori e terrò sempre sotto controllo obiettivi e risultati, in modo obiettivo: chi li raggiunge bene, chi non li raggiunge passerà la mano. Fare sarà la parola d’ordine.

 Lei ha spesso fatto dichiarazioni controverse a livello nazionale: perché i cittadini campani dovrebbero fidarsi che, da presidente, manterrà un comportamento equilibrato e istituzionale?
Credo che sia molto più grave aver tenuto i cittadini campani in uno stato penoso che aver fatto dichiarazioni possibilmente controverse. Io sono uno vero, chiaro e diretto: dico ciò che penso senza alcuna finzione o ipocrisia. E mi candido per governare, non per parlare. Mi candido per risolvere i problemi della gente, per ridare dignità e speranza, non per fare poesia, non è il mio mestiere. Credo che chi fa politica abbia un solo reale obbligo: realizzare ciò per cui si impegna. Io sono uno che fa le cose e vorrò essere giudicato per ciò che farò.

Da anni la Campania è tra le regioni con più alto tasso di corruzione e criminalità organizzata: quali strumenti concreti e immediati metterà in campo per non farsi “condizionare” da questi poteri?
Parto già in vantaggio: sto creando una classe dirigente completamente nuova, tranne alcune persone serie e perbene già apprezzate dai cittadini, sganciata da tutti gli attuali meccanismi che fanno da sottobosco per i delinquenti. Ci sarà la massima chiusura e distanza da soggetti ed imprese poco trasparenti, ci sarà un costante e continuo coordinamento con altri enti dello Stato, a iniziare dalla Prefettura e le Forze dell’Ordine, che in Campania svolgono un eccellente lavoro a tutela della legalità. Lo dico adesso, per essere chiaro: prenderò a calci in culo chiunque dovesse provare a corrompere o minacciare, chi delinque non troverà alcuna sponda

È disposto a rinunciare a privilegi e indennità da presidente, e a ridurre drasticamente i costi della politica regionale, per dare un segnale forte di cambiamento?

Per fare il Sindaco di Terni ho rinunciato al mio stipendio, e oggi percepisco 40 volte meno di quanto guadagnavo prima. Partendo da zero, figlio di una massaia e di un camionista, ho lavorato una vita e sono riuscito a creare un’azienda che da’ lavoro a oltre 2500 persone. Faccio politica perché credo che l’Italia deve cambiare o fallirà presto, per dare un futuro ai giovani, perché credo nelle potenzialità immense degli italiani e delle nostre imprese. Ma credo anche che la politica abbia fallito. Sinceramente ritengo però che i segnali di cambiamento debbano essere più di sistema: se un Sindaco rinuncia allo stipendio ma poi amministra male o, peggio ancora, intasca mazzette a poco serve… Il segnale di cambiamento è solo uno: Fare. Basta chiacchiere illusioni e promesse non realizzate: si prendono gli impegni e si realizzano le cose. Questa è la Dimensione Bandecchi!

 Laurent De Bai per Agenzia Stampa Italia

 

 

 

 

 

 Fonte foto Laurent De Bai

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