(ASI) Roma - "Un vertice sulla sicurezza in Prefettura a Como questa mattina con la presenza del Prefetto, del Questore, del Comandante dell'Arma e della Guardia di finanza e gli amministratori locali del Comune di Cantu, della Polizia Locale e provinciale, utile, estremamente proficuo e necessario a fronte dei recenti fatti di violenza verificati nell'ultimo fine settimana a Cantu e in altre città della provincia comasca che ha visto ben 5 operatori delle forze dell'ordine, 3 carabinieri e due poliziotti, feriti durante attività di contrasto al crimine.
Nessun picco di emergenza in corso, ma abbiamo confermato la massima allerta e attenzione per mantenere l'asticella della qualità della sicurezza alta nell'interesse dei cittadini.
Grazie all'incremento degli organici e dei presidi delle forze di polizia voluti dal Governo e ai rinforzi estivi garantiti dal Viminale ci sarà un ulteriore rafforzamento straordinario del controllo del territorio con dispositivi interforze locali e l'intervento dei reparti prevenzione crimine da fuori provincia, sia di polizia che carabinieri.
Più pattuglie e volanti anche appiedate per incrementare la presenza delle forze di polizia nelle principali realtà comasche, compresa la città di Cantu anche nelle ore serali.
Un piano di prevenzione e di vigilanza intensificato per migliorare ulteriormente il contrasto ai reati predatori su strada.
L'intenso lavoro delle forze di polizia ha riscontrato dati positivi: infatti nel primo semestre 2025 si conferma una diminuzione dei delitti su scala provinciale e a Cantù del 9% in particolare, con una riduzione dei reati legati ai furti in abitazione, quelli che colpiscono maggiormente la sfera privata dei cittadini.
Dal tavolo in Prefettura è emersa inoltre la necessità di mantenere elevata l'attenzione al controllo del territorio finalizzato al contrasto all'immigrazione clandestina.
Il 63% degli arresti e il
55% delle denunzie nel comasco sono a carico di cittadini stranieri, dati significativi che confermano che i principali fenomeni di allarme criminale in Italia e in provincia di Como derivano dall'immigrazione irregolare.
Como è la terza provincia italiana per numero di accompagnamenti in frontiera e rimpatri di soggetti irregolarmente presenti nel territorio lariano con un profilo criminale di elevata pericolosità sociale.
Un dato che conferma l'efficienza e l'attività di coordinamento e di cooperazione quotidiana delle nostre forze di polizia.
Verrà inoltre ulteriormente intesificata la già ottima collaborazione con la polizia locale di Cantù che rappresenta un presidio di prossimità efficiente e funzionale.
Continueremo inoltre, attraverso i fondi messi a disposizione dal Ministero dell'Interno, a investire sul potenziamento dei sistemi tecnologici di videosorveglianza sui territori.
La _squadra Stato_ della Provincia di Como con le forze di polizia e le autorità di pubblica sicurezza si conferma di altissimo profilo e di certificata garanzia per la sicurezza delle comunità.
Continua infine il lavoro istituzionale per potenziare la presenza dei presidi di sicurezza sul territorio sia con riferimento al commissariato di ps a Cantù sia per il distaccamento della polizia stradale in Tremezzina".
Così il sottosegretario al Ministero dell'Interno Nicola Molteni che oggi ha presieduto in Prefettura a Como il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica.



