(ASI) "Dire che i campi rom non possano essere sgomberati finché non si trova una casa per tutti è una linea sbagliata e pericolosa. È un diktat che, nella pratica, paralizza i sindaci e condanna interi quartieri al degrado. I campi abusivi vanno sgomberati subito, prima si ripristina la legalità, poi si costruiscono percorsi sociali seri e verificabili", dichiara l’europarlamentare ECR/FDI Marco Squarta.
"L’Europa deve smettere di ignorare la realtà. In Italia viviamo ogni giorno le conseguenze di insediamenti illegali, microcriminalità e sfruttamento dei minori. La tragedia di Milano, con la morte della signora Cecilia De Astis, travolta da un’auto rubata guidata da quattro minorenni di un campo nomadi abusivo, dimostra quanto sia urgente agire. Lo Stato non può restare fermo in attesa che si materializzino alloggi pronti, l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini vengono prima di tutto."
"Chi occupa abusivamente deve sapere che le regole si rispettano. Le amministrazioni devono essere messe nelle condizioni di intervenire con rapidità: sgomberi immediati quando c’è illegalità o pericolo, soluzioni temporanee dignitose e controllate per chi ne ha davvero bisogno, nessuna corsia preferenziale nelle graduatorie per l’edilizia pubblica, obbligo scolastico effettivo e tolleranza zero verso chi sfrutta i minori. Questa è l’unica strada per superare i campi e restituire sicurezza e decoro alle nostre città."
"Per questo chiederò alla Commissione e al Consiglio dell’UE di ritirare indicazioni che bloccano gli interventi e di sostenere i Comuni che ristabiliscono la legalità. L’Italia non può essere ostaggio di scelte ideologiche: i campi abusivi vanno sgomberati senza alibi, punto", conclude Squarta.



