(ASI) "Antonio Tajani, con le sue esternazioni sul 'piano straordinario per l'export', tenta goffamente di vendere fumo per coprire il clamoroso fallimento del governo Meloni. Diversificare i mercati è una pratica normale, banale, non certo una 'strategia straordinaria' da sbandierare come un trofeo.
Lo fanno tutte le imprese serie che vogliono semplicemente salvare la pelle in un mercato globale sempre più competitivo, non chi usa queste parole per fare propaganda politica a uso e consumo dei grandi interessi economici". Così in una nota ì dichiara Giovanni Barbera, membro della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.
"Il vero problema – continua Barbera – è che Tajani vuole accreditarsi come paladino del Made in Italy, mentre nella realtà, insieme a tutto il governo Meloni, si è legato mani e piedi a Donald Trump e alla sua guerra commerciale contro i nostri prodotti. Accetta supinamente dazi che schiacciano le nostre piccole e medie imprese e rinuncia a difendere il sistema produttivo nazionale".
"Questa politica miope e servile - conclude - non farà altro che tagliare le ali al nostro sistema produttivo, impoverire lavoratrici e lavoratori, aumentare le disuguaglianze sociali e trascinare il Paese in una stagnazione economica ancora più profonda".



