(ASI) "Nelle ultime ore sono apparsi in diverse zone di Roma vergognosi manifesti a firma Casapound che promuovono la cosiddetta 'remigrazione', una proposta disumana e razzista che chiede il rimpatrio non solo dei migranti, ma anche dei loro figli e nipoti nati in Italia o in Europa.
Una campagna che richiama ideologie suprematiste e fasciste, e che offende i valori costituzionali, la convivenza civile e la dignità umana
Condanniamo con forza questo ennesimo atto di odio razziale, che nulla ha a che vedere con la libertà d'espressione, ma rappresenta piuttosto un'offensiva politica e ideologica pericolosa, fondata sulla menzogna della "sostituzione etnica" e su una visione violenta e identitaria della società. Siamo di fronte a un rigurgito di neofascismo che va contrastato con determinazione, nelle piazze come nelle istituzioni.
La cosiddetta petizione per la "remigrazione" promossa da Casapound, giustamente rifiutata dalla piattaforma di Change.org per il suo contenuto discriminatorio, invoca una pulizia etnica mascherata da progetto politico. Il linguaggio usato – "un popolo, una terra" – evoca le peggiori pagine del Novecento e deve allarmare tutte le forze democratiche del Paese.
Ci chiediamo come sia possibile che queste affissioni siano tollerate dalle autorità cittadine e chiediamo con urgenza che Comune e Prefettura intervengano per la rimozione immediata di questi manifesti infami e per sanzionare i responsabili. Roma è una città meticcia, solidale, antifascista. Non permetteremo che venga trasformata in un laboratorio della xenofobia e della violenza razzista. Chi predica l'odio non può avere agibilità politica". Lo dichiara in una nota Giovanni Barbera, membro della Direzione nazionale e co-Segretario romano di Rifondazione Comunista.
Fonte foto; inviataci da Giovanni Barbera di di Rifondazione Comunista.



