(ASI) - La questione dello Ius scholae continua a mantenere alte le tensioni tra la maggioranza. A rilanciare il tema è Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio dei ministri e leader di Forza Italia, che continua a rimettere in cima all’agenda politica l’argomento.
Lo Ius Scholae o Ius Italiae come lui stesso lo definisce, consiste nell’introduzione nell’ordinamento giuridico di un nuovo principio per il riconoscimento della cittadinanza italiana, ai figli degli stranieri residenti in Italia. Tradizionalmente nel diritto in tema di cittadinanza, si parla di Ius sanguinis (diritto di sangue) la cittadinanza viene trasmessa per discendenza da genitori italiani, a prescindere dal luogo di nascita. A questo si affianca lo Ius soli (diritto del suolo) che prevede l’acquisizione della cittadinanza attraverso la nascita sul territorio di uno Stato, che in Italia non è generalizzato, ma viene applicato in casi specifici e spesso con delle specifiche condizioni.
Con lo Ius scholae si vuole introdurre un nuovo principio con cui ottenere la cittadinanza, ossia attraverso il percorso scolastico decennale, che comporta sostanzialmente l’integrazione continuativa, dimostrata dalla frequenza obbligatoria e dal completamento del ciclo di studi decennale italiano. Questa proposta isolata di Tajani, tuttavia non fa parte del programma politico del Governo, pertanto gli alleati di centrodestra continuano a prendere tempo e a rimandare al mittente ogni tentativo di portare la tematica alla ribalta dell’opinione pubblica. Il Governo per voce della premier Giorgia Meloni, forte anche del risultato degli ultimi referendum che hanno bocciato il quesito sulla cittadinanza, ha definito la riforma non prioritaria per l’Esecutivo.
Riguardo l’opposizione, il tema coinvolge particolarmente i partiti di centrosinistra, che da fuori cercano di approfittare della spaccatura interna del Governo sulla questione, polemizzando sulle dichiarazioni del segretario nazionale di Forza Italia che non trovano riscontro tra gli alleati. Il Governo tuttavia intende tirare dritto sul rispetto del programma elettorale. Matteo Salvini della Lega, conferma impassibile che la questione Ius scholae non riguarda il programma politico e invita pubblicamente l’amico Tajani ad archiviare la riforma sulla cittadinanza e con essa anche le polemiche che l’accompagnano. Il leader del Carroccio prosegue diretto incalzando Tajani, facendo notare che il Paese non necessita di un’estate di inutili polemiche e che è invece necessario continuare nella realizzazione del programma che ha convinto gli italiani a dare fiducia al centrodestra.
Carlo Armanni - Agenzia Stampa Italia



