(ASI) "In un editoriale odierno de 'il Foglio', ci si chiede come sia possibile abbassare al 5% l'Iva sulle opere d'arte e alzarla al 10% sui pannolini. La risposta è semplice. Quando la politica fiscale non ha una strategia chiara, una visione di lungo periodo, tutto si risolve nella contrattazione di brevissimo termine e nei rapporti di forza tra ministri".
Così Luigi Marattin, co-fondatore del Partito Liberaldemocratico e deputato, in un post sui social.
"Il ministro della Cultura si impunta e vuole un trofeo da sbandierare sui giornali? Lo si accontenta abbassando l'Iva sulle opere d'arte. Quel particolare gruppo di maggioranza vuole visibilità? Gli si concede una tax expenditures che benefici un gruppo di interesse che gli porta i voti (è esattamente così che le deduzioni/detrazioni sono diventate più di 600, e continuano a crescere)", spiega Marattin.
"Nessuno si discosta da questo comportamento, perché massimizza il consenso di breve periodo tra i gruppi di interesse. Nessuno tranne noi. Per le elezioni del 2027 il Partito Liberaldemocratico propone di abolire TUTTE le tax expenditures tranne spese sanitarie, mutuo e previdenza complementare (e destinare il risparmio a ridurre le aliquote), e adottare un sistema a due sole aliquote Iva, a parità di gettito", conclude Marattin.



