(ASI) "L'attacco degli Stati Uniti all'Iran, annunciato da Donald Trump senza neppure informare preventivamente il governo italiano – a differenza di quanto fatto con Francia, Germania e Regno Unito – è una clamorosa smentita della propaganda della destra e del governo Meloni.
Mentre Giorgia Meloni continua a celebrarsi come leader riconosciuta sulla scena internazionale, mentre la sua maggioranza esalta a ogni occasione l'"orgoglio nazionale" e la presunta ritrovata "centralità dell'Italia", la realtà dei fatti è imbarazzante: gli alleati atlantici non la considerano neppure degna di una telefonata.
Questo episodio rivela per l'ennesima volta la distanza abissale tra la retorica e i fatti. L'Italia a guida Meloni viene esclusa dai tavoli che contano, ignorata nelle decisioni strategiche più delicate, ridotta al ruolo di gregario silenzioso, utile solo a obbedire e a ospitare basi e armamenti. Altro che "Italia protagonista": siamo davanti a una totale marginalizzazione diplomatica, frutto della cieca fedeltà atlantista del governo, che sacrifica ogni residua autonomia nazionale sull'altare dell'obbedienza alla NATO e agli interessi USA.
L'Italia deve uscire dalla logica bellicista, smettere di fare il vassallo e tornare a praticare una politica estera autonoma, di pace, cooperazione e rispetto del diritto internazionale. Serve una rottura netta con la subalternità atlantica. L'Italia torni ad avere una voce indipendente nel mondo, al servizio della pace e della giustizia". È quanto dichiara in una nota Giovanni Barbera dela Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.