(ASI) Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha firmato un decreto che raddoppia i dazi su acciaio e alluminio, portandoli dal 25% al 50%. Gli USA si preparano così ad estendere le proprie politiche protezioniste.
L’amministrazione ha giustificato questa mossa come un passo necessario per ridurre la dipendenza dalle importazioni e rafforzare l’ industria manifatturiera nazionale. Tuttavia, la decisione rappresenta un duro colpo per Messico, Europa e Canada, che stanno valutando contromisure.
Gli esperti sono in apprensione poiché la strategia di Trump potrebbe aumentare i costi di produzione per le aziende americane che dipendono dai metalli importati, con potenziali ripercussioni sui consumatori e sull'economia generale.
Il Canada, principale esportatore di acciaio e alluminio verso gli Stati Uniti, ha espresso un forte disappunto per le decisioni prese da Washington. Il primo ministro Mark Carney ha dichiarato che il Paese è pronto a imporre misure di ritorsione se non si troverà una soluzione diplomatica.
Anche il Messico sta preparando contromisure. Pur non avendo ancora annunciato ufficialmente le proprie decisioni, ha manifestato preoccupazione per l’impatto di questi dazi sulle sue esportazioni.
L’ Unione Europea, da parte sua, sta monitorando attentamente la situazione e valutando le possibili azioni da intraprendere per difendere i propri interessi economici. L’UE ha condannato fermamente l’introduzione dei dazi e ha annunciato contro-dazi su prodotti statunitensi per un valore equivalente alle esportazioni europee, pari a circa 28 miliardi di dollari.
L’introduzione di queste tariffe potrebbe avere ripercussioni significative sul commercio globale. Anche l’India, esportatrice di acciaio e alluminio verso gli Stati Uniti, potrebbe affrontare sfide economiche, tra cui la perdita di opportunità di export e l’ aumento dei prezzi interni.
Molti analisti si interrogano sulle possibili conseguenze di queste mosse: potrebbero portare a un’escalation commerciale su scala globale? Con la crescente pressione geopolitica, la comunità internazionale si domanda se questa strategia sia efficace o se rischi di destabilizzare i mercati e far crollare le Borse internazionali.
Massimiliano Pezzella- Agenzia Stampa Italia



