(ASI) "Alcuni organi di stampa della destra stanno montando un caso attorno alle parole pronunciate da Adelmo Cervi nei confronti del Presidente del Senato Ignazio La Russa.
Un polverone mediatico che ha il chiaro obiettivo di spostare l'attenzione dal vero scandalo: le dichiarazioni dello stesso La Russa, seconda carica dello Stato, che ha pubblicamente legittimato l'astensione sui referendum sociali dell'8 e 9 giugno. Un gesto gravissimo, che mina la credibilità delle istituzioni e contraddice in pieno il ruolo di garanzia e imparzialità che la Costituzione affida a chi presiede il Senato della Repubblica. Legittimare l'astensione significa sabotare la partecipazione popolare e sminuire la portata di strumenti previsti dalla nostra democrazia per dare voce diretta ai cittadini. Un comportamento tanto più intollerabile se proviene da chi dovrebbe rappresentare l'intero Paese, non una parte politica, e ancor meno un orientamento ideologico ostile ai diritti sociali. Insomma ciò che dovrebbe indignare l'opinione pubblica sono proprio le parole del presidente del Senato, che costituiscono un vero e proprio insulto alla nostra Costituzione. Difendere il referendum, la partecipazione e il rispetto delle regole democratiche è oggi più che mai una battaglia di civiltà contro chi ha paura del voto popolare". Lo dichiara in una nota Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.



