(ASI) Gorizia - Si è svolto nel pomeriggio del 3 aprile 2025 a Gorizia, una commemorazione con cerimonia rituale in onore di Gabriele d'Annunzio, dei Legionari Fiumani, dei Volontari Goriziani arruolati nella Grande Guerra nell'esercito italiano e dei Martiri delle Foibe, con la partecipazione di eminenti figure del panorama culturale dannunziano e patriottico.
C'è stata tra le altre cose la presentazione al Bar Ali dell'Antologia Gabriele d'Annunzio Vate d'Italia, recentemente pubblicata, a cui hanno partecipato Roberto d'Amato (Saggista e Critico d'Arte), il cui intervento ha riguardato l'antologia in generale, Giorgio Frassetto (Scrittore e Ricercatore Storico, nipote del Primo Giurato di Ronchi Ricçardo Frassetto) che ha parlato del rapporto fra il famoso zio e d'Annunzio e dell'Impresa di Fiume, Ruggero Morghen (scrittore e biografo dannunziano) intervenuto sulle figure dei Legionari Italo Conci e Alessandro Pozzi, Bruno De Donà (giornalista e storico) sull'irredentismo e sugli Italiani nella Venezia Giulia e Laura Fiorentini (scrittrice e studiosa dannunziana)che ha parlato della visita di Gabriele d'Annunzio in Venezia Giulia nei primi del Novecento, quando le terre erano ancora sotto l'Austria - Ungheria.
L'omaggio al Vate è stato organizzato dal Centro Studi Dannunziani e Patriottici, fondatore da d'Amato e Vignali..
L'iniziativa è stata patrocinata dall'Associazione "Corrado Documentazione", dell' "Ordine Nobiliare dell'Impero Romano d'Occidente", e con la collaborazione del gruppo "Quis Contra Nos".
Alle 17.30 si è svolta una cerimonia rituale in onore del Genio del Vate d'Italia e degli spiriti dei Legionari Fiumani presso il monumento di Gabriele d'Annunzio sulla Salita del Castello, dove sono stati posati dei fiori da una coppia formata da un uomo Giorgio Frassetto e Laura Fiorentini, mentre la voce di Cristiano Vignali spingeva i presenti a ripetere in coro:
"Preghiera al Padre Onnipotente, al Vate, ai Legionari Fiumani e a tutti i fratelli e sorelle che hanno dato la vita per la Patria.
Spiegazione
L'uomo e la donna che depositeranno questa offerta al monumento del Vate d'Italia Gabriele d'Annunzio sono figurativamente i figli e le figlie della Patria, e rappresentano in coppia uniti Saturnia Tellus, cioè l'Italia, la nostra Patria Immortale che affonda le sue origini politiche nella Res Publica Romana che col Divo Giulio Cesare Ottaviano Augusto ha fissato i confini d'Italia. La donna è la Dea Tellus, la madre terra, il maschio è Saturno, arcaica divinità Italica agraria che fecondando la terra produce i suoi frutti.
Preghiera in coro
Oh Padre Onnipotente, oh Vate d'Italia, oh Legionari Fiumani, oh fratelli e sorelle che avete dato la vita per la Patria, facendovi questa offerta, vi preghiamo benevolmente di proteggere e guidare la Stella di Venere che illumina il cammino d'Italia e il nostro. Possa questa offerta darvi conforto. Amen".
VEDI VIDEO: https://youtu.be/OpJQAGqQAro?si=Z4k0kFhZoMn-1g6R
Alle 18.30, c'è stata la posa di un mazzo di fiori presso il monumento in onore dei Martiri delle Foibe nel Parco della Rimembranza con una celebrazione rituale in loro onore e dei Volontari Goriziani della Grande Guerra; questa volta la coppia formata sempre da un uomo (Roberto d'Amato) e una donna (sempre Laura Fiorentini) per rappresentare la Patria, per i Romani Saturnia Tellus:
"Oh Padre Onnipotente o come tu vuoi essere chiamato, oh Italia Patria Immortale, oh Fides incrollabile, oh Venere che con la tua Stella guidi il cammino d'Italia e il nostro, oh Enea figlio di Venere, oh Quirino discendente di Enea fondatore di Roma, oh Marte Dio della Guerra, oh Ercole che incarni le virtù del guerriero italico, oh Giunone madre degli Dei, oh Minerva Dea della saggezza e delle virtù eroiche, oh Saturno signore d'Italia, oh Tellus terra madre, oh Giano Bifronte divinità della Roma Eterna e dell'Impero Infinito, oh Dei Mani, accettate benevolmente questo dono sull'Altare che celebra la memoria del ricordo dei caduti della Grande Guerra e dei figli di Roma e d'Italia di Istria, Dalmazia e della Venezia Giulia che si sono sacrificati per la Patria, affinché provino conforto e restino nella grazia divina, dimodoché il loro ricordo non venga meno. Amen".
VEDI VIDEO: https://youtu.be/JWhtr8S5a-g?si=VH4rBDICOXlsaznp
A tal proposito, ha dichiarato Cristiano Vignali: "Il nostro è stato un messaggio di pace e di riconciliazione dopo l'atto vandalico che nelle scorse settimane ha deturpato la statua del Vate a Gorizia, Capitale Europea della Cultura 2025, simbolo di pace ed integrazione tra i popoli".
Gli fa eco Roberto d'Amato che ha aggiunto: "Noto con sommo dispiacere che nonostante l'invito fatto dal sottoscritto, la comunità slovena, fra mille privilegi e finanziamenti dei loro circoli culturali, non ha partecipato al nostro evento culturale, non capendo lo spirito di tolleranza, uguaglianza e fratellanza fra i popoli, contenuto proprio nella Carta del Carnaro".