Governo non si fa intimidire ed avanti con le riforme. La stragrande maggioranza degli italiani sta con Meloni. (ASI) Sulla vicenda Almasri sii riportano le dichiarazioni dei Parlamentarìi di FDI: Guido Castelli,Gaetana Russo,Daniela Dondi,Stefano Maullu,Paola Mancini,Francesco Michelotti,Roberto Menia,Nicola Calandrini,Michele Barcaiuolo,Francesco Ciancitto,Paola Ambrogio,Domenica Spinelli,Massimo Ruspandini,Grazia Di Maggio,Emanuele Prisco e Fabio Raimondo.
ALMASRI. CASTELLI (FDI): DECISIONE CHE SCONCERTA, PIENO SOSTEGNO A MELONI E MINISTRI
(ASI) Roma – “Il Governo sta operando in modo efficace in materia migratoria, grazie a un lavoro encomiabile che produce risultati positivi evidenti. Per questo sconcerta e stride in modo fragoroso la notizia dell’avviso di garanzia nei confronti del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ai Ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi e al Sottosegretario Alfredo Mantovano, per la vicenda Almasri. A tutti loro va il mio pieno sostegno e il ringraziamento per il lavoro che stanno egregiamente svolgendo per il bene della nostra Nazione. Un operato che deve proseguire per dare al Paese le risposte di cui ha bisogno e che non viene in alcun modo scalfito da questi fatti”. Lo dichiara in una nota il senatore di Fratelli d’Italia Guido Castelli.
ALMASRI. RUSSO (FDI): AVVISO DI GARANZIA E’ FATTO DI GRAVITA’ SENZA PARI
(ASI) “I fatti di oggi sono di una gravità senza pari. Che il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i ministri Nordio, Piantedosi e Mantovani possano aver ricevuto un avviso di garanzia per i reati di favoreggiamento e peculato, in relazione alla vicenda del rimpatrio di Almasri, ha del grottesco. Ancor più preoccupante se si considera che il pubblico ministero è lo stesso ad aver provato, senza riuscirci, a scalfire l’operato del ministro Salvini, e che l’avviso di garanzia odierno faccia seguito ad una denuncia presentata dall'avvocato Luigi Ligotti, ex esponente della sinistra noto per aver difeso pentiti come Buscetta. Se questo è un modo, da parte di talune derive nella magistratura, di tentare di impedire la riforma delle separazioni delle carriere, si sappia che non arretreremo, perché questo è ciò che ci hanno chiesto i cittadini, e per cui hanno voluto questo Governo. La mia piena solidarietà alla Premier, a Nordio, Piantedosi e Mantovano, a cui ribadisco convintamente il mio supporto, ricordando a tutti noi che non sarà certo una parte della magistratura politicizzata a fare quelle riforme che l’Italia attende da ormai troppo tempo”. Lo ha detto in una nota il deputato di Fratelli d’Italia Gaetana Russo.
ALMASRI. DONDI (FDI): SDEGNO PER AVVISO DI GARANZIA AL PRESIDENTE MELONI
(ASI) “Esprimo profondo sdegno per l’avviso di garanzia recapitato al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al sottosegretario Mantovano e ai ministri Nordio e Piantedosi. Un atto che lascia sgomenti non solo per il suo tempismo, ma anche per le implicazioni politiche che sottende. È inaccettabile che, in un momento cruciale per il Paese, si cerchi di destabilizzare una figura istituzionale così rilevante con strumenti che sembrano andare oltre il normale esercizio della giustizia. Invito la magistratura ad agire con trasparenza, responsabilità e rispetto del ruolo istituzionale che il Presidente Meloni ed i ministri coinvolti rappresentano per milioni di cittadini italiani. Confido che venga fatta chiarezza al più presto su questa vicenda, affinché non restino ombre su una questione che rischia di minare la fiducia nelle istituzioni e nei principi democratici del nostro Paese. Sono certa che il Presidente Meloni, con la sua determinazione e integrità, saprà affrontare questa situazione con fermezza”. Ad affermarlo in una nota il deputato della Commissione Giustizia di Fratelli d’Italia, Daniela Dondi.
Almasri, Pellegrino (FdI): avviso di garanzia a Meloni è una vergogna
(ASI) “Gli avvisi di garanzia consegnati oggi alla premier Giorgia Meloni, ai ministri Nordio e Piantedosi e al sottosegretario Mantovano lasciano di stucco. Siamo di fronte all’ennesimo, vergognoso caso in cui politici di sinistra, insieme a una parte politicizzata della magistratura, cercano di affossare un governo di centrodestra legittimamente eletto dagli italiani. Ciò conferma che la riforma della giustizia voluta da questo esecutivo è più urgente che mai. Il caso Almasri e la tempistica sul suo mandato d’arresto avevano mostrato fin dall’inizio che il vero obiettivo era attaccare il governo Meloni e questo avviso di garanzia ora ne è la conferma. A Giorgia Meloni, al sottosegretario Mantovano e ai ministri Nordio e Piantedosi la mia più sincera solidarietà”. Lo dichiara in una nota la senatrice di Fratelli d’Italia, Cinzia Pellegrino.
ALMASRI. MAULLU (FDI): PREMIER NON E’ RICATTABILE, NE’ CONDIZIONABILE LAVORA NELL’INTERESSE DEL PAESE
(ASI) “La storia si ripete chi cerca di modernizzare il Paese nell’interesse degli italiani viene intimidito, da una parte marginale. Il nostro presidente Giorgia Meloni non è né ricattabile né condizionabile, e chi ha deciso di provare a farlo si renderà conto di quanto sia sbagliato averlo fatto, capirà che per il Premier la stella polare e’ l’interesse nazionale. In un Paese democratico non è tollerabile che l’ordine giudiziario esercitato da una piccola parte della magistratura palesemente schierata in maniera antigovernativa interferisca con le scelte ponderate dell’esecutivo. Di fronte a questa situazione non possiamo più rinviare l’approvazione in via definitiva del disegno di legge di riforma della giustizia, per salvaguardare i principì democratici del nostro ordinamento ”. Lo dichiara in una nota il deputato di Fratelli d’Italia Stefano Maullu.
Almasri, Mancini (FdI): stragrande maggioranza degli italiani sta con Meloni
(ASI) “Abbiamo un presidente del Consiglio che raccoglie sempre più consensi a livello internazionale, rida dignità all’Italia ed agli italiani, e poi, quando torna in Italia, si trova a fare i conti con attacchi, metodi e mezzucci che appartengono alla parte più sporca ed impresentabile della politica d’altri tempi. Non entriamo nella procedura in questione, chi ha denunciato e cosa sia un atto più o meno dovuto. Prendiamo atto che la stragrande maggioranza degli italiani sta con Giorgia Meloni, il premier democraticamente eletto, e una parte minoritaria vuole ostacolarla a tutti i costi e con ogni mezzo. Indagare in questo modo Giorgia Meloni, i ministri Nordio e Piantedosi ed il sottosegretario Mantovano non servirà a nulla, l’azione di governo continuerà e con essa tutte le riforme, ivi compresa quella dell’ordinamento giudiziario”. Lo dichiara in una nota la senatrice di Fratelli d’Italia, Paola Mancini.
ALMASRI: MICHELOTTI (FDI), AZIONE GIUDIZIARIA O POLITICA? GOVERNO E CENTRODESTRA NON SI FARANNO INTIMORIRE
(ASI) “E’ iniziata una azione giudiziaria o politica? È evidente a tutti gli italiani come la vicenda 'Almasri' sia un pretesto utilizzato per intimidire chi sta portando avanti le riforme che gli italiani chiedono da tempo”. Lo dichiara in una nota Francesco Michelotti, deputato di FDI. “Giorgia Meloni non è ricattabile e non si farà intimidire. Proseguiremo, a maggior ragione, con la riforma della giustizia che si rende ancor più necessaria. Riforme già votate dai cittadini con il programma elettorale del 2022 . Le nostre riforme non sono frutto di ideologia ma di una visione responsabile e pragmatica che mira a rafforzare i pilastri dello Stato di diritto.Solidarietà al Presidente del Consiglio Meloni e ai Ministri Nordio, Piantedosi e al sottosegretario Mantovano”.
ALMASRI, MENIA (FDI): “AZIONE DI ANTI-PATRIOTI CHE NON SI FANNO SCRUPOLI NEL GETTARE FANGO SU CHI, DOPO ANNI DI ABBANDONO POLITICO, STA RIDANDO LUSTRO ALL'ITALIA”
/ASI) “Quella attuata contro Giorgia Meloni, Carlo Nordio, Matteo Piantedosi e Alfredo Mantovano, altro non è che un'azione di anti-patrioti che non si fanno scrupoli nel gettare fango su chi, dopo anni di abbandono politico, sta ridando lustro all'Italia con provvedimenti concreti e apprezzati da tutte le cancellerie europee, come dimostra l'interesse di Londa e Berlino per il modello-Albania. Mi auguro che una forma di ravvedimento colga chi si è avventurato in un terreno davvero di basso livello, che una volta di più conferma solo la giusta direzione imboccata da questo governo. Avanti, a testa alta”.
Lo dichiara in una nota il senatore di Fdi, Roberto Menia, vicepresidente della commissione difesa/esteri del Senato.
Almasri, Calandrini (FdI): Avviso di Garanzia lascia esterrefatti. Così si inficia l'onore stesso della magistratura
(ASI) “Resto allibito dalla notizia dell'avviso di garanzia recapitato al Presidente del Consiglio per la vicenda Almasri. Un atto politico che rischia di svilire un'istituzione fondamentale per lo Stato quale è la magistratura. Come avvenuto per il Ministro Salvini è chiaro come questa azione si risolverà in un nulla di fatto. Tuttavia, in questo modo si disperdono risorse dei cittadini che potrebbero essere utilizzate per amministrare, davvero, la giustizia. Alcuni giudici, se davvero si sentono così attratti dalla politica, farebbero bene ad abbandonare la toga e a candidarsi alle elezioni”. Così in una nota il senatore di Fratelli d’Italia, Nicola Calandrini, presidente della 5a Commissione Bilancio.
Almasri, Barcaiuolo (FdI): «Solidarietà a Giorgia Meloni, Nordio, Piantedosi e Mantovano: ci troviamo di fronte a un attacco politico mascherato da iniziativa giudiziaria»
(ASI) «Esprimo piena solidarietà alla presidente Giorgia Meloni, al sottosegretario Alfredo Mantovano e ai ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi, vittime di un attacco politico mascherato da iniziativa giudiziaria. Questo governo è determinato ad andare avanti con la riforma della giustizia che gli italiani ci hanno chiesto, senza lasciarsi intimidire da chi utilizza la propria posizione per fare politica anziché applicare il diritto, come previsto dalla Costituzione». A dichiararlo in una nota è Michele Barcaiuolo, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Esteri e Difesa al Senato della Repubblica.
«La notizia dell’avviso di garanzia inviato alla presidente Meloni e ai ministri – prosegue Barcaiuolo – rappresenta l’ennesimo tentativo di colpire chi, con coraggio e determinazione, guida il nostro Paese nell’interesse della sicurezza nazionale e della legalità. Le accuse mosse contro la premier, legate alla vicenda del generale libico Almasri, sollevano molte perplessità. Si parla di favoreggiamento e peculato in relazione a un rimpatrio che si è reso necessario per garantire l’ordine pubblico e la sicurezza del nostro territorio. È evidente come ci troviamo di fronte a un’azione giudiziaria che sembra avere più risvolti politici che sostanziali, con l’obiettivo di screditare il Governo più che di accertare la verità dei fatti».
«Vale la pena ricordare – aggiunge il senatore – che il mandato d’arresto della Corte Penale Internazionale è stato emesso in maniera curiosamente tardiva, proprio mentre Almasri stava per entrare in Italia, dopo aver soggiornato serenamente per ben dodici giorni in altri Paesi europei. Questo dettaglio, insieme al fatto che il procedimento nasca da un esposto presentato da un ex politico di sinistra noto per aver difeso figure come Buscetta e Brusca, lascia spazio a legittime perplessità». «Ribadisco la mia totale solidarietà nella presidente Meloni e nei ministri coinvolti. Sono certo che la verità emergerà, dimostrando la piena correttezza del loro operato. Questo ennesimo attacco non farà altro che rafforzare il nostro impegno nel lavorare per il bene degli italiani, senza mai cedere alle strumentalizzazioni di alcuni magistrati politicizzati che interferiscono con poteri che non gli competono dimostrando di non rispettare quella stessa Costituzione che sventolano pubblicamente», conclude Barcaiuolo.
Libia, Ciancitto (FdI): “Vicinanza a presidente Meloni e ministri”
(ASI) “Quanto accaduto è davvero grave e lascia sgomenti: il fatto che un avviso di garanzia venga recapitato al presidente Giorgia Meloni, al sottosegretario Mantovano e ai ministri Piantedosi e Nordio per la vicenda Almasri evidenzia chiaramente le profonde criticità del nostro sistema giudiziario. È evidente che una riforma della giustizia non sia più rinviabile, se vogliamo un sistema equo ed efficace, capace di restituire ai cittadini fiducia nelle istituzioni giudiziarie.” Lo dichiara in una nota l’onorevole Francesco Ciancitto, deputato di Fratelli d’Italia.
Almasri, Ambrogio (FdI): Solidarietà a Giorgia Meloni, governo non si fa intimidire da chi politicizza la legge
“Massima solidarietà al Presidente Giorgia Meloni, al Ministro Nordio e al Sottosegretario Mantovano per l’avviso di garanzia ricevuto in connessione alla vicenda Almasri. Non sorprende che ad aver disposto l’avviso sia lo stesso magistrato che ha istruito il fallimentare processo nei confronti di Matteo Salvini per sequestro di persona. Tutta questa situazione dimostra ancora di più quanto sia necessaria la riforma della giustizia e la separazione delle carriere: basta politicizzare la legge!”. Lo dichiara inn una nota Paola Ambrogio, senatore di Fratelli d’Italia.
ALMASRI, SPINELLI (FDI): AVVISO DI GARANZIA A MELONI ATTO SPUDORATO
(ASI) “L’avviso di garanzia alla presidente Giorgia Meloni, al sottosegretario Alfredo Mantovano e ai ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi è un atto giudiziariamente spudorato. Siamo di fronte, e non è la prima volta, ad un uso politico della giustizia italiana che mai come in questo momento necessita di essere riformata con la separazione delle carriere. E forse il motivo di questa ripicca risiede proprio nella pervicace volontà con la quale la maggioranza sta portando avanti questo processo in Parlamento. Esprimo la mia piena solidarietà alla premier Meloni e agli altri esponenti del governo in questa vergognosa vicenda, certa che andranno avanti con i loro propositi riformatori”. Lo dichiara in una nota la senatrice di Fratelli d’Italia Domenica Spinelli.
ALMASRI. RUSPANDINI (FDI): SCONCERTO, MA AVANTI CON LE RIFORME
(ASI) “Davanti al disperato tentativo di fermare la riforma della giustizia e di bloccare l’azione del governo Meloni e la sua irresistibile ascesa anche a livello internazionale, dobbiamo accelerare ancor di più per cambiare l'Italia, ridarle il ruolo che merita nel mondo e riequilibrare i poteri dello Stato prigioniero dalla sua nascita dei poteri forti e delle caste”. Lo dichiara in una nota il vice capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Massimo Ruspandini.
ALMASRI. DI MAGGIO (FDI): NON RIESCONO A SCALFIRCI CON LE ELEZIONI E CI PROVANO PER VIA GIUDIZIARIA
(ASI) “La mia solidarietà al Presidente Giorgia Meloni che va estesa anche ai ministri Piantedosi, Nordio e al Sottosegretario Mantovano. La solita magistratura politicizzata prende in considerazione i vaneggiamenti di un avvocato che militava nell’estrema sinistra e distribuisce avvisi di garanzia sul caso Almasri a mezzo governo. Inaudito. È evidente che si tratta di una mossa tesa a indebolire il governo. Visto che alle elezioni non riescono a scalfire il nostro consenso ora ci provano per via giudiziaria. Inutilmente. Continueremo il nostro lavoro con ancora maggiore determinazione, anche sulla riforma della giustizia che serve agli italiani”. Lo ha detto in una nota il deputato di Fratelli d’Italia Grazia Di Maggio.
Almasri, Prisco (FdI, Sottosegretario al Ministero dell'Interno): "Indagati per aver difeso la sicurezza nazionale”
(ASI) “Solidarietà a Giorgia Meloni, Matteo Piantedosi, Carlo Nordio e Alfredo Mantovano, incredibilmente indagati per aver difeso la sicurezza nazionale, espellendo un pericoloso criminale dal territorio nazionale. Andiamo avanti col programma per cui gli italiani hanno dato fiducia a Giorgia Meloni e a questo governo”. È quanto scrive sui social il sottosegretario all'Interno Emanuele Prisco.
ALMASRI. RAIMONDO (FDI): AVVISO DI GARANZIA INTERFERENZA INACCETTABILE
“È preoccupante che la magistratura di sinistra usi il codice penale come una clava da agitare contro gli avversari politici. L’avviso di garanzia a Giorgia Meloni per la vicenda Almasri è un’interferenza inaccettabile che viola persino il principio della separazione dei poteri. La magistratura politicizzata se ne faccia una ragione, gli italiani ci chiedono di andare avanti con il percorso di riforme ed eserciteremo questo mandato nel rispetto della Costituzione che affida al Parlamento e non ai magistrati, il compito di fare le leggi”. Lo ha detto il deputato di Fratelli d’Italia Fabio Raimondo.