(ASI) Roma - “Arrivo da una terra, il Piemonte, che sta soffrendo tantissimo per il tema Stellantis. Negli ultimi anni ho girato tanti cancelli delle fabbriche dove ci sono lavoratori che protestano, aziende in crisi la cui casa madre invece fa profitti e delocalizza: quello che raccontano queste persone è la vergogna, la paura di non riuscire a pagare il mutuo, la cassa integrazione che è diventata una forma di schiavitù perché chi è in cassa integrazione risulta occupato - quindi nel 'boom occupazionale' di cui parla il governo - ma non prende lo stipendio pieno.
È inaccettabile che in questo contesto abbiamo un governo che sta andando nella direzione opposta. Fa come con una margherita: la sfoglia e uno a uno toglie i diritti che dovremmo rafforzare. Ci sono gli stipendi troppo bassi? Dice no al salario minimo. C'è troppa precarizzazione? Elimina il decreto dignità del Movimento 5 Stelle e riporta al Jobs act di Renzi. C'è un problema di licenziamenti? Reintroduce in modo subdolo le dimissioni in bianco mettendo in difficoltà ancora di più le donne tra l'altro. In un momento di crisi con la produzione che cala da 19 mesi consecutivi e un Ministro inesistente, dovremmo alzare le tutele e invece le abbassiamo. La scelta è se stare nel mondo reale o in quello favoloso di Giorgia Meloni, se stare con gli operai ai cancelli o con i potenti che delocalizzano. Noi abbiamo scelto i lavoratori, il governo ha scelto i potenti”. Lo ha dichiarato la deputata e vicepresidente del M5S Chiara Appendino intervenendo ad Agorà su Rai3.