Appello al Presidente Usa, firmato anche da esponenti Fdi, Lega e Fi: “riconsiderare blocco progetti”
(ASI) Lo stop americano alle nuove licenze per l'esportazione di Gnl (Gas naturale liquefatto) verso l'Europa potrebbe avere conseguenze "significativamente negative" sulla sicurezza energetica europea nei prossimi decenni, "indebolisce" gli alleati dell'America e "mina l'ordine occidentale" in generale.
In una lettera indirizzata al Presidente degli Stati Uniti d'America Joe Biden, 35 parlamentari provenienti da tutta Europa (tra cui alcuni italiani) esprimono "grande rammarico e preoccupazione" per il blocco al Gnl imposto dall'amministrazione a stelle e strisce, invitando l'inquilino della Casa Bianca a "riconsiderare" la decisione.
Una richiesta bipartisan, quella contenuta nella missiva: tra i firmatari infatti troviamo esponenti di Fratelli d'Italia (Andrea Di Giuseppe, deputato eletto nella circoscrizione estero dell'America settentrionale e centrale; Alessandro Urzì; Elisabetta Gardini), Lega (Simone Billi; Massimiliano Panizzut), Forza Italia (Andrea Orsini), Italia Viva (Naike Gruppioni), Noi Moderati (Michaela Biancofiore).
Completano la lista parlamentari provenienti da Regno Unito (ben 21), Paesi Bassi, Svezia, Romania e Spagna. La Nato, esordiscono i firmatari della lettera, "è l'alleanza politica di maggior successo della storia" poiché finora ha garantito "libertà, prosperità e sicurezza" nelle nostre nazioni, conquiste che ora sono minacciate da "dittature aggressive, Stati canaglia" e "gruppi terroristici" regionali e internazionali: di fronte a queste minacce, il "mondo libero deve restare unito" per continuare ad assicurare una stabilità che passa anche per i futuri approvvigionamenti energetici.
"L'invasione e l'occupazione russa dell'Ucraina hanno messo alla prova" tutto questo, ed "è motivo di grande orgoglio per tutti noi il fatto che Europa e Stati Uniti siano rimasti uniti contro questa nuova instabilità geopolitica": "fondamentale", secondo i parlamentari firmatari della lettera, è stata la capacità delle nazioni europee di ridurre drasticamente la dipendenza dalle fonti energetiche russe.
In questo processo di transizione, le esportazioni di Gnl dagli Usa sono state "essenziali" ma "questa non è una strada a senso unico. Le imprese e i lavoratori statunitensi - si legge ancora - hanno tratto grandi benefici da questo aumento dei ricavi" ed è pertanto "motivo di grande rammarico e preoccupazione" il recente annuncio dell'Amministrazione Usa di "una pausa nell'approvazione dei permessi per gli impianti Gnl".
Il mondo occidentale, mettono in guardia i firmatari della missiva, non può mantenere il passo dei suoi avversari "semplicemente restando fermo" e "sperando che la nostra cooperazione oggi sarà sufficiente per il futuro. Non lo farà. Dobbiamo pianificare in anticipo, espandere la nostra cooperazione nel settore energetico e in altri settori e prepararci per le sfide del futuro".
"Spedizioni attuali e future di Gnl verso l'Ue e il Regno Unito - compresi nuovi impianti di Gnl per soddisfare la domanda futura - sono oggi un elemento essenziale per far fronte alle sfide per la sicurezza cui deve far fronte l'alleanza occidentale", concludono i 35 parlamentari, invitando Biden a tornare sui suoi passi.
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