(ASI) Roma - Mosca è tornata a vivere i peggiori incubi degli attacchi terroristici ceceni degli anni '90 quando un gruppo di uomini armati, in tenuta mimetica, ha fatto irruzione in una sala da concerti a nord-ovest del centro aprendo il fuoco senza pietà sugli spettatori.
Gli assalitori, prima di darsi alla fuga, hanno lanciato anche granate o bottiglie incendiarie e poco dopo l'intero edificio si è trasformato in un rogo. Le autorità hanno aperto un'inchiesta per terrorismo e qualche ora dopo l'Isis ha rivendicato l'attacco.
«La Co-mai, Comunità del Mondo Arabo in Italia, a nome del suo Presidente, Foad Aodi, e di tutti i suoi membri, condanna fortemente l'attentato e prega per le famiglie delle vittime.
La Co-mai combatte sin dalla sua nascita qualsiasi forma di violenza, di terrorismo, soprattutto nei confronti dei bambini e delle donne.
Quanto accaduto in Russia rappresenta una azione brutale e barbara che nulla a che vedere con qualsiasi forma di religione.
La comunità Co-mai insieme a tutti i suoi esponenti in tutte le regioni italiane insieme al Movimento Uniti per Unire e le associazioni e comunità aderenti in 120 paesi da sempre predica il dialogo interreligioso e la cultura, il rispetto, la pace, e aborra le armi e qualsiasi azione terroristica in tutti i paesi del mondo senza distinzione».
Così il Prof. Foad Aodi, Esperto in Salute Globale Presidente di Co-Mai, Amsi e del Movimento Uniti per Unire nonchè Docente di Tor Vergata e membro del Registro Esperti della Fnomceo, che è presente tutti i giorni su tv e radio satellitari per parlare di Immigrazione, Salute Globale, eguaglianza, diritti umani.