Per la piena applicabilità del nuovo istituto dovranno essere emanati: un provvedimento da parte dell’agenzia delle entrate che dovrà individuare i dati da comunicare; un decreto del Mef con cui verrà approvata la metodologia alla base del calcolo dei redditi concordati; un decreto del Mef che dovrà individuare le circostanze eccezionali al ricorrere delle quali è possibile disapplicare il concordato preventivo biennale a fronte di redditi eccessivamente inferiori del 50% rispetto al reddito concordato.
Entro il 15 giugno del 2024 verrà messa a disposizione sul sito dell’Ade una piattaforma ad hoc per poter comunicare i dati richiesti al contribuente. Entro il 15 ottobre del 2024 il contribuente potrà accettare la proposta formulata dall’agenzia entrate termine ultimo previsto anche per la presentazione della dichiarazione dei redditi 2023. Non sono previsti termini intermedi né per quanto riguarda l’invio dei dati da parte del contribuente, né relativamente al momento di quando l’agenzia delle entrate invierà la proposta di concordato al contribuente, ed è su questo che il legislatore ha lavorato per tentare di dare più tempo ai fini dell’accettazione della proposta che nella prima fase era fissato al 31 luglio 2024 dando la possibilità ai contribuenti di poter valutare bene la relativa proposta di concordato preventivo.