(ASI) “Chi fa saluti romani e manifestazioni apologetiche va certamente condannato. Su questo abbiamo detto parole chiare già all'indomani della manifestazione di Acca Larenzia. Ma non ci si può limitare a questo aspetto. Si sta trascurando il fatto che la condanna dovrebbe riguardare soprattutto gli assassini che hanno ucciso quei giovani ragazzi indifesi nel 1978.
Invece, a quarantasei anni di distanza, la Procura della Repubblica di Roma continua a non dare un nome e cognome ai colpevoli di quella strage. Eppure si conoscono fatti e circostanze. Si sa che l'arma, la mitraglietta Skorpion in particolare, che uccise Ciavatta e Bigonzetti, é finita poi nelle mani delle Brigate Rosse, che l’hanno utilizzata per uccidere Tarantelli, Conti e Ruffilli. Quindi è facilissimo individuare i responsabili che, in alcuni libri facilmente acquisibili, sono anche identificati nelle zone e nei centri sociali di appartenenza nella periferia di Roma sud. La Procura della Repubblica di Roma cosa ha fatto in quarantasei anni? É un’autentica vergogna. Chiedo formalmente, e lo farò anche nell'aula del Senato, che insieme alla condanna di chi, con gesti contrari alla legge, va individuato e giudicato oggi, bisogna finalmente anche individuare, giudicare e condannare gli assassini del ‘78. E questo vale anche per altri casi. Ha fatto bene il sindaco di Milano Sala a chiedere la verità su Fausto e Iaio. Noi non facciamo discriminazioni su morti di destra e di sinistra, non siamo ipocriti come alcuni esponenti della sinistra. Chiediamo la verità su tutto. E su questa vicenda romana incalzeremo anche le numerose figure togate, che avrebbero dovuto agire”. Lo dichiara il Capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri.