(ASI) "Il parere della Avvocatura di Stato conferma i dubbi che ho sempre sollevato. Come già fatto in situazioni analoghe, non si dia luogo a procedere, dichiarando inammissibile la proposta di Legge Regionale. Apprendo dalla stampa l'attacco del signor Stefano Gheller nei miei confronti. Mi dispiace umanamente come venga strumentalizzato: conosco malati terminali che lottano per la vita, che chiedono di avere cure e assistenza adeguate e non hanno nel tempo di passare da uno studio televisivo ad un altro né di venire più volte in Regione per incontrare i consiglieri.
La Regione e i media non hanno mai dato voce a loro, portando l'unica opinione del signor Gheller come voce di tutti gli ammalati. Ma ci sono molti malati che hanno idee assai diverse.
Ogni giorno vediamo dove hanno portato Leggi come questa in altri Paesi: dal'autodeterminazione della liberazione della persona attraverso il suicidio - come recitano gli slogan dell'associazione Coscioni - si è arrivati all'incentivazione dello Stato a farsi da parte: paghi 1500 euro di cure al giorno o vuoi suicidarti? Così avviene in vari Paesi.
Mi chiedo, vista la crisi di risorse per la sanità e i bisogni crescenti, se aprire questa porta sia una scelta individuale o una decisione indotta dalla necessità di far quadrare i conti. In tal caso si passerà dalla presunta liberazione ad una nuova schiavitu che colpisce i più deboli, gli indigenti, i disabili e tutti coloro che la società dei 'vincenti' qualifica come 'scarti'."
Così in una nota Stefano Valdegamberi , Consigliere Regione del Veneto.