(ASI) È giusto sostenere l'audiovisivo e il cinema italiano. Si tratta di un veicolo importante per diffondere messaggi culturali ed è anche un settore che crea un importante valore aggiunto.
Tuttavia ci facciamo delle domande. Lo Stato deve contribuire ad un settore industriale e ad un modello culturale o deve far diventare dei ‘paperoni’ dei registri strapagati? E poi. Bisogna sostenere la qualità. Ma qualche riscontro su alcuni prodotti andrà pur fatto. Ci sono film che non vanno in sala, non vanno in televisione, non vanno sulle piattaforme. E grazie ai contributi pubblici coprono il 100% dei costi, comprese le autoretribuzioni a chi li produce e a tutti i parenti inseriti nella filiera produttiva, pagata con i contributi pubblici. Sono emersi dei nomi che voglio diffondere pubblicamente. I registri Luca Guadagnino e Edoardo Gabbriellini con il film ‘We are who we are’ hanno percepito 2,4 milioni di euro pagati anche con contributi pubblici. A Gabriele Muccino per la serie ‘A casa tutti bene 2’ sono andati 2,2 milioni di euro. Saverio Costanzo per ‘Finalmente l'alba’ ha avuto uno stipendio come regista, pagato anche con fondi pubblici, di 1,7 milioni di euro. Analoga cifra a Joseph Maximilian Wright per ‘M-Il figlio del secolo’. Paolo Genovese per ‘I leoni di Sicilia’ ha avuto 1,4 milioni di retribuzione pagata anche con soldi pubblici. Ancora Saverio Costanzo per ‘L'amica geniale’ altri 1,4 milioni di euro. E Gabriele Muccino, sempre per la serie ‘A casa tutti bene’, 1,1 milioni di euro. Se poi si va a scavare nelle varie società di produzione troveremo amici e parenti, le cui funzioni non sono chiare, ma che sono ben retribuite anche o solo grazie ai soldi pubblici. Si sono messi tetti in tanti campi. Dalla politica alla pubblica amministrazione. Sono stati fatti tagli di seggi e tagli di ogni genere. È giusto che lo Stato sostenga il cinema e l’audiovisivo, e continuerà a farlo con una cifra analoga al passato di circa 800milioni di euro, ma è anche bene guardare dentro questi conti. Faremo un pubblico convegno con foto e retribuzioni perché la gente deve sapere. Dopodiché di fronte a un nuovo Fellini non ci sono tetti che tengano. Sostegni senza limiti. Ma di fronte ad autentici flop, e ce ne sono stati tanti, è giusto interrogarsi. Forza Italia ha chiesto ed ottenuto che gli stanziamenti per l'audiovisivo fossero confermati. E il ministro Sangiuliano continua in questa politica. Ma vuole che la gente sappia, vuole bonificare questo settore da clientelismi e sperperi e dovrà evitare di alimentare i colossi multinazionali che si prendono, per i loro ricchi bilanci, soldi dei contribuenti italiani e bisogna poi sostenere di più i produttori italiani, anche non indipendenti, che siano fortemente radicati nel nostro Paese e abbiano bilanci credibili e attendibili. I ‘paperoni’ del cinema senza pubblico devono essere conosciuti dai cittadini con nomi e cognomi. Come avviene per tante altre categorie, a cominciare dai politici che devono rispondere con trasparenza delle loro entrate e del loro operato. Come difendere Alessandro Aronadio con ‘Era ora’ e Fabio Mollo con ‘My soul summer’, che hanno ricevuto 1,2 milioni di euro a testa e avrebbero incassato poche migliaia di euro? Gli esempi possono essere tanti. Ed è tempo che i cittadini sappiano. Illustrerò in una conferenza stampa l'interrogazione che ho presentato con dati e cifre”. Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri