(ASI) Perugia – “Non solo pensionati bancomat ma anche pensionati discriminati con l’ultima idea dell’Inps, ovvero quella della pensione adeguata all’aspettativa di vita. Una novità che danneggerebbe l’Umbria, dove l’aspettativa di vita degli uomini è la più alta in Italia, insieme alle Marche, e che quindi si ritroverebbe con le pensioni più basse d’Italia ancor più ritoccate all’ingiù.
Uno schiaffo ai cittadini che, non fatica e battaglie, hanno versato i propri contributi”. Così in una nota, la segretaria regionale della Uil Pensionati dell’Umbria, Elisa Leonardi, che lancia un appello alle istituzioni a tutti i livelli “affinché questa idea, che risulterebbe essere un colpo all’Umbria e al suo essere ‘cuore verde’, incontaminato e protetto. Qualcuno batta un colpo”.
“Che l’Istituto nazionale di previdenza lavori su questi argomenti, come testimoniato dal Rapporto annuale sulle differenze della speranza di vita tra abbienti e meno abbienti, lascia trasparire l’idea di fare cassa e di tirare la coperta, corta, della prossima Manovra economica ci preoccupa alquanto – dice Leonardi – perché testimonia come la fase che ci aspetterà sarà caratterizzata da lacrime e sangue e come, per attutirla, si cerchi di pescare sui pensionati. Prima l’idea di ritoccare ancora una volta la rivalutazione delle pensioni in base all’inflazione, ora un nuovo dossier ancora peggiore. L’auspicio è dunque che quello che si sta paventando resti solo una boutade d’autunno, pronta a sparire alla prossima presentazione della Nadef, anche se temiamo che non sarà così e saremo pronti a contrastarla. Noi chiediamo la piena rivalutazione di tutte le pensioni, un sistema di perequazione più equo con indicatori e un paniere Istat più rappresentativi dei consumi delle persone anziane. Non possono essere sempre loro a pagare”.