(ASI) Roma - “Il fenomeno del lavoro minorile esiste ancora e va preso con un occhio di riguardo. Esso è radicato soprattutto nelle aree più povere del pianeta o nelle località, all’interno di Paesi sviluppati, in cui povertà o illegalità imperversano.
Le ripercussioni per bambini e ragazzi sono terribili, perché svolgono lavori pericolosi o nocivi, dannosi per la loro salute e per il loro sviluppo psicofisico. Inoltre, è frequente che il lavoro minorile coincida con gli orari scolastici, sottraendo bambini e ragazzi alla frequenza scolastica e a volte costringendoli ad abbandonare la scuola. In Italia, abbiamo la Costituzione (agli artt. 37 e 34), nonché la L. 977/1967 e i successivi sviluppi legislativi, che tutelano i minorenni dal lavoro illegale. Tuttavia, non basta: dobbiamo incrementare la protezione sociale nei confronti delle famiglie, perché solo così i minori possono vivere una vita normale, lontano da povertà, discriminazione, rischi per la salute e mancanza di formazione”. Lo scrive su Facebook Davide Aiello, deputato del M5S in commissione Lavoro.