Cara Ministra Calderone,
da tuo ex collega non posso che esprimerti i miei profondi ringraziamenti per l’impegno che stai profondendo ma, forse, e non certo per Tue responsabilità, i tasselli del puzzle, che portano alle operazioni di rilascio di un DURC, visti anche i tanti impegni di cui sono consapevole, le hai un attimo tralasciate. Come ben sai, sono anche il Presidente di un’Associazione datoriale che ingloba oltre 1200 imprese, costantemente impegnate a “sperare” nelle repentine risposte dei funzionari INPS.
Pensare che il ricevere un DURC possa costituire un momento di Festa e di gioia e dopo 20/25 giorni di solleciti, per lo più senza risposta, per un professionista che da 37 anni si onora di rispettare le leggi, le regole e la prassi amministrativa è davvero fortemente mortificante.
Come professionista raccolgo, ad oggi, circa 1700 aziende assistite, alle quali aggiungo le svariate centinaia, non mie clienti, che si rivolgono all’Associazione di cui sono Presidente per ottenere UN SEMPLICE CANALE DI COMUNICAZIONE.
Cara Ministra, mi permetto di rivolgermi con il tu, nel rapporto di colleganza che mai sono certo tu abbia dimenticato, pensi davvero che tutto quanto sopra descritto possa essere normale in un Paese dove la civiltà abbiamo l’onore di averla insegnata a tanti Paesi terzi??
Pensi sia davvero possibile che ad innumerevoli PEC e ad innumerevoli istanze su cassetti bidirezionali, non ci siamo risposte in tempi brevi che abbiamo imparato a giustificare, pur con grande amarezza e groppo in gola, per gli impegni dei funzionari a tanto preposti??
Scrivo questa lettera aperta rappresentando il disagio di migliaia di contribuenti italiani, abituati a rispettare le regole, le istituzioni, le leggi e la prassi amministrativa ma che si ritrovano, ogni giorno, ad ipotizzare un confronto che giammai arriva, per un silenzio assordante di un’istituzione che un tempo, e ben lo ricorderai, era il fiore all’occhiello della pubblica amministrazione Europea.
Ma oggi, purtroppo, in tanti studi come il mio e in tante aziende, clienti e non, si ESULTA per il rilascio di un DURC che è passato dal diritto al riceverlo nella immediatezza ad un costante rimpallo, talvolta con silenzio assordante, ad un obiettivo con impegno quotidiano nella sola egida del SOLLECITO SPIETATO. Quali potrebbero essere le soluzioni?? Al momento non me ne sovvengono ma il mio pensiero va unicamente nello spirito dello snellimento delle attività amministrative! Certamente potrai ribadire che ci sono tempi tecnici che da tecnico comprenderei ma giammai potrai segnalarmi che il silenzio alle PEC ed il silenzio alle istanze a mezzo cassetto bidirezionale e l’attuale assenza di un ricercato confronto telefonico, possano mai essere da positivo viatico per un mondo del lavoro che ben stai organizzando e per il quale, giammai, potrai dimenticarne le criticità che oggi rappresento e che certamente non ti sono sconosciute. La ricetta?? Un canale preferenziale dedicato ai Consulenti del Lavoro, un’utenza telefonica e che risponda ma, soprattutto, MAI E POI MAI IL SILENZIO ASSORDANTE di un Istituto che, con la spada di Damocle che la legge gli consente, a volte corre il rischio di far venir meno, anche ai più nostalgici, il senso ed il rispetto delle Istituzioni.
I nostri studi e la mia Associazione sono invase dalle improperie che non fanno altro che minare, alla radice, il senso dello Stato. Cara Ministra, a Te non devo insegnare il senso e la gravità di quanto vado a denunciare ma, oggi più che mai, pensare di perpetrare in un simile malcontento generale, non sarebbe da Te che hai vestito la gloriosa casacca del Consulente del Lavoro!Attiviamo ogni servizio possibile. Infondiamo nei funzionari la voglia, l’amor proprio ed il senso di responsabilità per il ruolo che rivestono e per la rilevanza delle relative funzioni. Ti prego Ministra, fai in modo che il Tuo senso di profondo rispetto per le Istituzioni possa, a contraris, essere il profondo rispetto nei confronti delle imprese, dei professionisti e delle Associazioni daroriali. In guisa diversa, purtroppo, avremmo perso TUTTI con un risultato che, nel mondo delle imprese e nel mondo dei professionisti, avrebbe l’unico ed imprescindibile connotato che l’Italia è la patria del diritto ma è anche la patria di coloro che, a lungo andare, si stancheranno di rispettarlo perché non ne raccolgono, ai livelli che contano, analogo rispetto o comunque analoga quotidiana osservanza. Non è un grido di dolore ma un grido di aiuto. Non è un grido di sciogliamo le righe. Non è un grido di colui che ritiene si siano rotti gli argini. È un invito all’attenzione ed al rispetto dei contribuenti sani che ogni giorno costruiscono, e non da oggi, la storia di questo Paese ed il sale necessario per le generazioni che verranno. Anche tu Ministra, come me e come tutti, che credono da sempre nel rispetto delle Istituzioni, penso non potrai mai immaginare un impianto Istituzionale che non offra il confronto necessario ai contribuenti ed ai cittadini. In anticipo Ti ringrazio per quanto sono certo riuscirai a realizzare per il benessere dei contribuenti, dei cittadini e di tutti coloro che, come me, credono ed hanno sempre creduto nell’ITALIA DELL’ECCELENZA” - Nino Carmine Cafasso – Presidente AIS (Associazione Imprese di Servizi), Giuslavorista e Consulente del Lavoro.