(ASI) Roma - “Lo sciagurato decreto legge governativo, che vieta lo sconto in fattura e la cessione dei crediti d'imposta legati a Superbonus e bonus edilizi, rappresenta uno schiaffo a circa 10 milioni di contribuenti tra disabili, poveri e partite Iva in regime forfettario, sottoposte cioè alla cosiddetta flat tax.
Si tratta di categorie che per varie ragioni non possono utilizzare il meccanismo della semplice detrazione e che pertanto, con la cancellazione della cessione dei crediti fiscali, sono estromesse da qualsiasi intervento. Alcuni organi di stampa parlano di 7 milioni di contribuenti solo comprendendo incapienti e partite Iva, ma se solo si considerano i condomìni, dove serve un accordo per procedere agli interventi, è chiaro che molti altri contribuenti, anche con le risorse per effettuare interventi, saranno tagliati fuori. E poi grida vendetta l'esclusione dei disabili, che percepiscono il relativo assegno e che quindi hanno ridottissima capacità fiscale: senza sconto in fattura non potranno beneficiare della versione del bonus per l'abbattimento delle barriere architettoniche. Complessivamente, quindi, parliamo di una fetta di contribuenti esclusi che può arrivare a 10 milioni. Un vero capolavoro della coppia Meloni-Giorgetti, che va incredibilmente a detrimento anche dei contribuenti sottoposti alla flat tax, che non possono usare la detrazione e che quindi, senza sconto e cessione del credito, risultano penalizzati dal decreto. Il M5S, in vista dell'iter del Dl in Commissione finanze della Camera, presenterà emendamenti il cui cuore è rappresentato dall'immediata riattivazione dello sconto in fattura e della cessione dei crediti proprio a partire da queste categorie oggi abbandonate e a partire dalla tipologia di intervento, come efficientamento energetico, rimozione delle barriere architettoniche e messa in sicurezza antisismica”. Lo comunica in una nota Emiliano Fenu, capogruppo M5S in Commissione finanze della Camera.