(ASI) "In continuo aumento le denunce di crimini nella zona della Stazione Termini a Roma e nei quartieri confinanti. In sei mesi si sono registrati diversi casi di violenza sessuale ed aggressioni a scopo di rapina. Il 13 maggio un Senegallese tenta di stuprare una turista toscana dopo averla tramortita, il 27 settembre tentata violenza ai danni di una dipendente di un ostello in pausa da parte di un pregiudicato somalo in pieno giorno, la giovane è stata salvato solo grazie all’intervento di alcuni passanti che hanno allertato le forze dell’ordine; alcuni giorni fa una turista pisana è stata presa a calci e pugni da un cinquantenne travestito colombiano nel tentativo di rapinarla (notizia pubblicata da un giornale locale on line e sparita dopo pochi giorni), a questi casi aggiungiamo lo stupro del 22 universitario nel vicino quartiere San Lorenzo, quartiere già scenario del orribile omicidio di Desiree Mariottini ad opera di un branco di extracomunitari che vivevano nei tanti edifici occupati a Roma da stranieri. Questi solo alcuni degli episodi di violenza registrati nella zona della stazione termini, senza considerare i tanti scippi o molestie o tentativi di raggiri ai danni di turisti non denunciati."
Sul tema interviene con una nota il Coordinatore Regionale del Movimento Nazionale – La Rete dei Patrioti, Valerio Arenare:” "Termini ormai è diventata una zona pericolosissima, il continuo ripetersi di reati ai danni soprattutto di turisti si registrano di continuo, alcuni dei quali a sfondo sessuale. La stragrande maggioranza, di questi reati, commessi da extracomunitari e Rom. Di sera, la stazione Termini, diventa impraticabile a causa del notevole numero di stranieri senza tetto, tossici ed alcolizzati che dimorano al suo esterno. Negli anni, gli amministratori locali, non hanno analizzato seriamente il problema se non, ultimamente, istallando delle inutili telecamere di video sorveglianza. Probabilmente perché, una città che ha abbracciato la crociata dell’accoglienza senza se e senza ma, non può combattere un male che nasce proprio dalla politica scellerata dell’accoglienza a tutti i costi. Politica che tende a minimizzare e, in alcuni casi, nascondere il problema perché è stato creato proprio da questo loro convinzione autodistruttiva. Le amministrazioni comunali di Roma, Raggi e Gualtieri compresi, hanno sempre fatto finta di non vedere l’enormità del problema, forse per non far perdere la fetta di guadagno che ONG, Politici e sindacati percepiscono dal business dell’accoglienza, dimostrando che questo buonismo, altro è che un interesse prettamente economico e politico. Noi, della Rete dei Patrioti, continueremo a denunciare lo stato di degrado in cui versa la zona di Termini e l’incapacità degli amministratori locali di difendere i cittadini romani e preannunciamo iniziative di protesta contro la mancanza di sicurezza della città di Roma, perché Roma merita più rispetto e i romani meritano di vivere in questa città senza paura”.