(ASI) Ad elezioni politiche 2022 archiviate, che hanno visto la netta affermazione del centro destra a guida Fratelli d’Italia, Il Paese ha urgente bisogno di un esecutivo che lo prenda per mano e che riesca ad alleviare una pressione storica incredibile, di quelle che non se ne vedevano almeno da 70 anni.
La guerra, la possibile escalation nucleare, l’inflazione alle stelle e le incognite geopolitiche di un mondo tornato al passato, sta mordendo il freno dell’economia globale, ed in Italia sta facendo danni ai quali il governo è obbligato a mettere una pezza. La questione più impellente oggi non è se il futuro governo Meloni sia o meno in sintonia con la cosiddetta linea Draghi, ma se è pronta a caricarsi sulle spalle fin da subito la risoluzione di problemi gravissimi come il default per oltre 120mila piccole e piccolissime imprese schiacciate dai costi industriali, sociali ed erariali, la possibile perdita di oltre 600mila posti di lavoro da una situazione così delineata, e la questione famiglie sempre più povere. “Le mie sincere congratulazioni ai partiti del cento destra che hanno vinto le elezioni - commenta Gianni Lepre, opinionista economico del Tg2 e notista di Italpress e Agenzia Stampa Italia - in maniera particolare a Fratelli d’Italia, guidato da Giorgia Meloni che presumibilmente sarà il nuovo premier.
Come già ho avuto modo di sottolineare - ha poi continuato il noto economista - il momento è difficile, e l’esecutivo che nascerà da questa nuova situazione politica, dovrà tenere conto delle di alcune priorità come il caro energia, la pressione fiscale, lo sfaldamento sociale di famiglie e imprese, tutte questioni profondamente legate allo status quo, tra guerra e inflazione alle stelle”. Il prof. Lepre che tra le altre cose è presidente della Commissione Reti e Distretti Produttivi di ODCEC Napoli, ha poi continuato: “I cardini dell’azione di governo sono compresi tra PMI, famiglie, fisco, lavoro e rincari energetici, quei parametri oramai chiave di qualsiasi realtà comunitaria. Sul versante piccole e piccolissime imprese, il nuovo governo deve intervenire con una sostanziosa liquidità, almeno 50mld che possano andare a frenare la deriva economica, risanare i conti ed evitare il default di oltre 100mila imprese. Questo ovviamente porta con se disoccupazione, e quella calcolata è pari a 600mila unità, e una catastrofe sociale del genere, non ce la possiamo proprio permettere.
A tutto questo si aggiunga l’impoverimento progressivo delle famiglie che, con i rincari generalizzati, sono ben oltre i 3mila euro annui in più; altro che salasso, siamo verso la povertà assoluta”. Lepre ha poi concluso: “Un altro dato fondamentale è il lavoro, per il quale servono garanzie serie, ma bisogna anche garantirne la dignità: Bene la rimodulazione del Reddito di Cittadinanza, una misura indispensabile, ma che va garantita con coscienza e rigore. Basta assistenzialismo, è l’era di un’Italia coesa che rialzi la testa e torni ad essere protagonista a livello internazionale. Chiediamo troppo?”