(ASI) Reggio Calabria - "Buone notizie oggi dall’Ispettorato del Lavoro di Reggio Calabria. Solo un paio di mesi fa, durante il periodo natalizio, la nostra organizzazione sindacale aveva evidenziato nel corso di una conferenza stampa i lunghissimi tempi di attesa cui sono costrette le persone che denunciano i propri datori di lavoro.
Un lungo tormento per chi ha avuto il coraggio e la dignità di ribellarsi al padrone, dovuto soprattutto alla perenne carenza di organico che attanaglia gli uffici dell’Ispettorato del Lavoro.
In quella conferenza abbiamo evidenziato il caso di Marco Miceli, giovane cuoco del reggino che si era imbattuto in quell’abominio che è la somministrazione di lavoro, e in due importanti aziende: la reggina Restalia e la M&G di Luca Gallo, più noto in città per essere il presidente della Reggina Calcio e non come amministratore delegato dell’azienda leader nel mercato del lavoro.
Marco si accingeva a festeggiare il secondo Natale senza avere risposta in merito a quello che giustamente pretendeva: parliamo di contributi non versati, straordinari non riconosciuti e stipendi non pagati.
Non sappiamo se sia stata una mera casualità o la nostra iniziativa abbia avuto l’effetto di un pungolo, fatto sta che dopo qualche giorno Marco è stato convocato dall’Ispettorato del Lavoro e oggi ha ricevuto l’esito degli accertamenti seguiti alla sua denuncia: le sue richieste vengono pienamente riconosciute.
Come organizzazione sindacale che ha avuto il piacere di incontrare Marco nel corso della sua odissea, apprezzandone grinta e orgoglio, non possiamo che rallegrarci con lui di questa vittoria, auspicando naturalmente che non debba attendere altrettanto tempo per vedere anche saldate quelle spettanze che gli vengono finalmente riconosciute.
Lo facciamo pubblicamente perché speriamo che la sua storia possa essere di esempio e di stimolo per tanti lavoratori che nel nostro territorio subiscono gli stessi soprusi, ma che non riescono a trovare la forza per ribellarsi". Così in una nota SLANG USB – Reggio Calabria.