(ASI) Roma – “Ieri il ministro Garavaglia, di fronte alle rappresentanze sindacali della categoria dei balneari, ha ribadito la necessità di fare sintesi. Questo perché tra Lega, Pd e M5s ci sono diversità di vedute, in quanto a detta del Ministro noi del Movimento vorremmo solo gare “secche”.
È bene precisare che in realtà il MoVimento 5 Stelle è stata la prima forza politica che ha proposto una possibile soluzione di equilibrio tra i diversi interessi contrapposti. Mentre le forze di centrodestra hanno da sempre sostenuto il regime delle proroghe sic et sempliciter, il M5s ha preso atto delle infrazioni europee, della possibile sanzione e della sentenza del Consiglio di Stato che ha decretato l’obbligo di gare a partire dall’1 gennaio 2024. E ha proposto un emendamento in Senato all’ultima legge di bilancio, peraltro a mia prima firma, in cui si proponeva di trovare una soluzione di equilibrio tra gli interessi dello Stato a ricevere un congruo canone, degli imprenditori già titolari di concessione ad avere un certo riconoscimento alla continuità aziendale e al giusto indennizzo per gli investimenti realizzati, di quelli interessati ad entrare nel mercato dei balneari, nonché degli interessi dei consumatori, desiderosi di avere qualità e pagare il giusto prezzo, e infine dei lavoratori sulla continuità lavorativa. Il MoVimento quindi dice sì a gare pubbliche, ma con canoni adeguati, con clausole di premialità a favore delle micro e piccole imprese, con clausole sociali per la continuità lavorativa dei dipendenti del settore. Il provvedimento del governo lo abbiamo definito un buon inizio e siamo disponibili a confrontarci con le altre forze politiche di maggioranza e soprattutto le associazioni di categoria per giungere finalmente ad una soluzione quanto più condivisa possibile”. Così in una nota il senatore Mario Turco, vicepresidente del Movimento 5 Stelle.