(ASI) "Privare la libertà è un atto di tirannia ed è questo il motivo che sta spingendo all’insurrezione il popolo italiano. Il diritto al lavoro è sancito nell’art. 1 della nostra carta costituzionale, articolo che così recita: 'L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione’.
Come ha scritto in un post l’avvocato Marco Mori, ‘ciò che va rigettato in democrazia è l’uso di un lascia passare che condiziona l’esercizio dei diritti fondamentali e, non il fatto che questo abbia o meno un prezzo.’
È ormai palese che l’imposizione di questo strumento di ricatto non ha altro fine che quello di portare tutte le persone a vaccinarsi con un siero sperimentale che sta provocando innumerevoli reazioni avverse e morti. L'Art. 32 della Costituzione menziona anche l’interesse della “collettività”, aspetto in ordine al quale il Governo vuole imporre l’obbligo vaccinale attraverso il green pass. Imposizione che è stata palesata più volte da questi politicanti. Orbene è ormai acquisito scientificamente il fatto che questi cosiddetti “vaccini” anti-COVID-19 non conferiscano adeguata protezione, non impediscono i contagi e non riducono la carica virale nel naso e nella bocca.
Pertanto, il presunto interesse della collettività non esiste, esiste solo il fatto che non fanno altro che arricchire sempre di più le casse delle case farmaceutiche. Senza tener conto che i cosiddetti “vaccini” anti-COVID-19 sono gravati da rischi di gravi effetti avversi con una incidenza incomparabilmente superiore a tutti i vaccini tradizionali.
Draghi e tutti i partiti che lo sostengono, FdI incluso, si sono spinti oltre ogni limite di tollerabilità, rompendo quegli argini che hanno portato e stanno portando in piazza sempre più italiani. Il 6 settembre del 1941, esattamente 80 anni fa i nazisti imposero agli ebrei al di sopra dei 6 anni di esibire la 'Stella di Davide, oggi lo stesso principio di identificazione lo vogliono imporre con l’obbligo del Green pass.
È ormai chiaro ed evidente che il green pass, assume sempre più un valore di discriminazione, isolamento e controllo. è paradossale come si possa pensare che per poter lavorare si debba esibire un certificato di stampo nazista. Le piazze piene e la discesa in campo dei portuali sono la chiara espressione di un popolo che non tollera più questa condotta politica e rigetta fortemente questo governo e questi politicanti asserviti al sistema. Privare la libertà e privare il diritto al lavoro è un atto di tirannia."
Lo dichiara in esclusiva ad Agenzia Stampa Italia con una nota il Coordinatore Nazionale dell’Organizzazione Politica Italia nel Cuore (MIC), Mauro Tiboni.