(ASI) Roma, 16 ago – “Evitato lo stop alle imbarcazioni che svolgevano la pesca prevalente del gambero di profondità prorogando l’attività al 5 settembre. Bene, ma questa deve essere una soluzione temporanea per trovare il modo di evitare il blocco che dichiarerebbe il fallimento di molte aziende. Il 5 settembre è dietro l’angolo e non si possono mettere le barche in disarmo.
Siamo già al lavoro per dare risposte tempestive e permettere ai nostri pescatori di finire la stagione, che in maniera indisturbata i Paesi extra UE continuano a svolgere nel Mediterraneo occidentale. Il West Med, regolamento votato dal parlamento europeo, tranne che dalla Lega, deve essere rivisto: dobbiamo cambiare il principio delle giornate di pesca perché, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, non si salva l’ambiente marino ma si infligge solo un duro colpo all’attività del pescatore costretto a sfruttare le poche giornate lavorative h24 senza poter valorizzare il prodotto della pesca. Abbiamo già presentato interrogazioni e richieste al Ministero e all’Unione Europea ma qui serve un intervento rapido ed incisivo della politica per ottenere di più in Europa. Noi come Lega siamo convinti che si possa dimostrare, dati alla mano, che è possibile modificare i regolamenti che stanno affliggendo le nostre marinerie salvaguardando l’attività di pesca e al contempo tutelando l’ambiente marino. Di questo siamo convinti e continueremo a lavorare anche perché il 2022 si prospetta sicuramente più complicato e serve agire subito”. Così in una nota il deputato Lorenzo Viviani, capogruppo Lega in commissione Agricoltura della Camera e capo dipartimento Pesca del partito.