Le dichiarazioni dell'On.Cunial (Misto): Decreto Tribunale Bolzano è passo fondamentale per ripristino diritti costituzionali
(ASI) San Candido – “La decisione del Tribunale di Bolzano di sospendere l’ordinanza di chiusura dell’albergo Cavallino Bianco, emessa dal presidente della provincia di Bolzano, Arnold Kompatscher, è un importante primo passo verso il ripristino dei diritti costituzionali e fondamentali.
La stagione turistica del Cavallino Bianco è salva, e con essa il lavoro della famiglia Kühebacher e quello di tanti dipendenti presenti nella struttura. Ma soprattutto è salva la speranza di un intero popolo di continuare con dignità a garantirsi di che vivere e di poter decidere della propria vita". Ad affermarlo in una nota è Sara Cunial che dal 3 agosto ha eletto il proprio domicilio parlamentare presso l’hotel di San Candido, in Alta Pusteria.
“Viviamo tempi difficili per tutti coloro che hanno fatto della Costituzione il loro faro – prosegue Cunial – ma da sempre più parti arrivano lampi di integrità, coerenza e coraggio. Molti albergatori, ristoratori e baristi, direttori di teatri, di cinema e di musei, proprio in questi giorni, stanno dimostrando con la disobbedienza civile che non vogliono essere complici di un sistema ormai a tutti gli effetti illegittimo e disumano. Il mettere le persone le une contro le altre, i genitori contro i figli, i lavoratori contro i datori di lavoro, si è rivelato motore propulsivo per la creazione di legami sempre più stretti e solidali – spiega Cunial – La storia del Cavallino Bianco fa parte di queste realtà. Un mondo nel mondo che non ha nessuna intenzione di omologarsi, piegarsi, o sparire. Anzi. Con buona pace di tutti i delatori, politici corrotti, scribacchini denigratori di professione, la forza di queste persone non teme il fango, né l’attacco. Perché si tratta di cittadini consapevoli dei propri diritti, persone ricche di valori e di talenti, con radici ben salde e coscienza delle proprie origini e del proprio ruolo – continua Cunial – Persone con un senso profondo della giustizia, con la schiena dritta e gli occhi ben aperti verso il futuro, fedeli all’impegno preso nei confronti delle prossime generazioni e alla riconoscenza verso chi ci ha preceduto. Al Cavallino Bianco, 700 anni di storia trasmessa da padre in figli, conservata e condivisa per e con la comunità locale, si respira quest’aria preziosa che concilia il rispetto del passato con la cura per il futuro. ‘La tradizione non è l'adorazione della cenere ma la conservazione del fuoco…’ Siamo qui per questo. Per proteggere il fuoco che abbiamo ereditato e donarlo, potenziato, a chi ci seguirà. In questo cammino non c’è spazio per compromessi, incertezze, paure. Grazie alla famiglia Kühebacher, a tutti i membri dello staff del Cavallino Bianco, ai consulenti legali che si sono prodigati per difendere questo luogo e ciò che rappresenta, e a tutti coloro che stanno lottando in tal senso, creando, con le loro azioni, una nuova realtà più sana, giusta e felice, per tutti – conclude Cunial – C’è tanto da fare, ma abbiamo braccia, cuore e teste per farlo”.