(ASI) "Il banchiere improvvisato legislatore ha sfornato l’ennesimo DPCM anticostituzionale, esponendo gli accertatori del Green Pass a compiere una vera e propria violazione di legge.
Infatti il DPCM del 17 giugno 2021 (di cui alleghiamo copia) riguardanti le 'Disposizioni attuative dell’articolo 9, comma 10, del decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, recante Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19’ contiene una enorme falla giuridica.
Il DPCM in questione stabilisce all’art. 13 comma 4 quanto segue: 'L’intestatario della certificazione verde COVID-19 all’atto della verifica di cui al comma 1 dimostra, a richiesta dei verificatori di cui al comma 2, la propria identità personale mediante l’esibizione di un documento di identità’. Come avevamo già scritto il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (T.U.L.P.S) è una norma speciale che disciplina anche le attività di esercizio del commercio in genere. Va ricordato che solo le forze dell’ordine possono richiedere ad una persona fermata di esibire le proprie generalità. Viene così meno anche l’esibizione del Green Pass il quale telematicamente contiene al suo interno anche le generalità (nome, cognome, data di nascita ecc.) contenute nel documento d’identità. È questo quello che si deve legittimamente contestare, esibendo l'art. 13 comma 4 del DPCM* del 17 giugno 2021, ammonendo che si è disposti a procedere con una querela. Se insistono nel richiedere il Green Pass fate intervenire i carabinieri i quali accerteranno la violazione della richiesta. Ricordiamo inoltre che l’art. 187 del T.U.L.P.S. recita quanto segue: 'Salvo quanto dispongono gli articoli 689 e 691 del codice penale, gli esercenti non possono, senza un legittimo motivo, rifiutare le prestazioni del proprio esercizio a chiunque le domandi e ne corrisponda il prezzo”. Proprio ieri il Ministro Lamorgese ha espressamente dichiarato che i locali non possono chiedere i documenti, come ha riportato anche l’ANSA. È palese quindi che ci troviamo di fronte all’ennesimo artificio anticostituzionale messo in atto dal banchiere Draghi con il sostegno dei partiti di governo." Lo dichiara in esclusiva con una nota ad Agenzia Stampa Italia (ASI) il Coordinatore Nazionale del Movimento Italia nel Cuore (MIC) Mauro Tiboni.
* DPCM del 17 giugno 2021 DPCM del 17 giugno 2021
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