(ASI) Le prospettive che si stanno evidenziando relativamente al prossimo anno scolastico non possono che definirsi preoccupanti. “Quello che ormai appare evidente – afferma Ornella Cuzzupi, Segretario Nazionale UGL Scuola – è come tutti gli impegni assunti per la scuola dall’Esecutivo stiano miseramente naufragando. Ci stiamo avviando verso l’ennesimo fallimento che coinvolge il nostro settore, un fallimento che questa volta rappresenterà la deriva completa dell’idea istituzionale d’istruzione”.
Una denuncia che il Segretario Nazionale traccia in modo preciso. “La tragedia della pandemia, se da un lato ha reso evidente gli enormi guasti di un sistema ormai vetusto e burocratizzato ha anche palesato l’incapacità di promuovere un concreto programma per migliorare organizzazione, strutture e sicurezza. A oltre un anno e mezzo dall’inizio della sciagura pandemica e nonostante i nostri continui richiami, chi avrebbe dovuto fornire urgenti indicazioni e precise linee guida è ancora fermo agli assunti teorici e a chiedersi cosa fare e in che modo! È una follia che pagherà l’intera società e dalla quale rischiano di germogliare semi di rabbia e paralisi del sistema educativo”.
In pratica l’UGL Scuola evidenzia come, anche questa volta il Ministero dell’Istruzione non abbia saputo creare le condizioni per modificare lo stato delle cose.
“Serviva un’azione decisa per aumentare il numero delle classi e, nel frattempo, strutturare organici docenti e ATA definiti e certi. Siamo a fine di luglio – continua Cuzzupi – e ancora non ci sono interventi strutturali e mirati alla sicurezza. Nessun piano di edilizia scolastica, nessuna alternativa seria agli edifici scolastici, nessun sistema di aereazione negli istituti se non quello delle finestre aperte nei mesi invernali, il tutto mentre ancora si tergiversa sulla stabilizzazione del personale che ormai da anni fa questo mestiere e sul campo ha conquistato i titoli necessari. Certo le vaccinazioni sono importanti e basilari, ma il resto, anche per le caratteristiche delle varianti del coronavirus, è fondamentale! E questo senza affrontare il tema dei trasporti che è rimasto un problema senza soluzione e sul quale nessuno dei ministri interessati ha fornito elementi di novità”.
Il Segretario Nazionale richiama quindi tutti alle proprie responsabilità: “Se continueremo di questo passo, le pesantissime colpe ricadranno su tutti non essendo possibile immaginare, e questo per ammissione stessa di esponenti del Governo, una riapertura delle scuole in presenza. È il momento che intervenga il Premier in prima persona, che si mettano da parte gli interessi di fazione, sindacali e lobbistici e si pensi veramente al futuro del Paese. L’UGL Scuola propone quindi a tutte le forze sociali e agli esponenti dell’esecutivo un Forum che, poco prima dell’inizio dell’anno scolastico, chiarisca pubblicamente e senza fumosità la situazione e le posizioni. In ogni caso il nostro Sindacato metterà in campo tutte le azioni necessarie, compreso mobilitazione e denunce, a difesa dei lavoratori della scuola, dei giovani e delle loro famiglie”.