"La poiltica di sviluppo del nostro governo si basera’ su una serie di punti che abbiamo discusso gia’ tante volte: punti che vanno dal nucleare alla Pubblica amministrazione, dal sud alla tematica dei rapporti sociali fino alla riforma fiscale". Lo ha affermato Giulio Tremonti nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri che ha varato la Finanziaria. "Abbiamo la responsabilita’ collettiva di presentare quel documento, deve essere un documento coerente con il piano di stabilita’, discutibile e approvabile in sede europea. Siamo molto impegati su questo, e’ una sfida molto importante e sara’ il giudizio dell’Ecofin che dira’ se il nostro piano sullo sviluppo e’ sufficiente, sufficientemente ambizioso, adatto alle prospettive di un grande paese come il nostro. Faremo delle proposte e nell’insieme in questi mesi avanzeremo lungo questa strada. Raccogliamo tutte le idee, sono tutte benvenute".
Stabilità e sviluppo sono i fari che orientano la politica economica del nostro Paese, anche in vista e coerentemente all’avvio dal primo gennaio prossimo del semestre europeo per la governance economica.
Il Consiglio dei ministri di oggi ha varato “all’unanimità” il disegno di legge di stabilità e quello di bilancio. "Oggi abbiamo pensato alla stabilità, da domani lavoriamo sullo sviluppo". Il nostro impegno – ha dichiarato il ministro Tremonti - è per la stabilità e lo sviluppo. Il presupposto per lo sviluppo può essere solo la stabilità.
E’ un documento nuovo che riflette la nuova legge di contabilità dello Stato che contiene le legislazione vigente, costituita dalla finanziaria triennale e dalla manovra di luglio. Formato da un unico articolo e il resto da numeri e tabelle, il disegno di legge approvato è in accordo con la legge di riforma: contiene solo la foto dei conti pubblici come sono stati costruiti nel passato e come si proiettano nel futuro.
Dopo la stabilità, lo sviluppo. Partirà mercoledì prossimo – ha annunciato il ministro Tremonti - il lavoro preparatorio per la delega al Governo sulla riforma fiscale, che coinvolgerà anche le forze sociali, economiche e politiche. "Mercoledì – ha dichiarato il ministro - iniziamo a studiare la delega sulla riforma fiscale, con l'obiettivo ambizioso di modificare il nostro sistema fiscale.
In particolare, ha spiegato Tremonti, "abbiamo visto che ci sono in Italia 242 regimi di esenzione e agevolazione: l'eccezione è la regola". Dunque uno dei passaggi della delega sarà "vedere se quella accumulazione di regimi sociali ha ancora un senso. Lo discuteremo con le forze sociali ed economiche".
Sempre sullo sviluppo, il ministro Tremonti ha elencato quelli che saranno i punti del programma: dal nucleare alla P.A., dal Sud alla tematica dei rapporti sociali fino alla riforma fiscale. Due vincoli al piano di sviluppo: il documento deve essere coerente con il piano di stabilità e approvabile in sede europea