(ASI) "Stampa e Tv tacciono su quanto pubblicato dall'ICMJE (International Committee of Medical Journal Editors) relativo alla divulgazione dei conflitti di interesse del Dott. Matteo Bassetti (di cui alleghiamo il collegamento*) medico infettivologo direttore della Clinica Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova che da mesi appare sulle televisioni pubbliche.
Nella sezione 3 del modulo si chiede a Bassetti di indicare tutte le attività rilevanti al di fuori del lavoro presentato, ed il quesito è il seguente: 'Metti un segno di spunta nelle caselle appropriate nella tabella per indicare se hai rapporti finanziari (indipendentemente dall'ammontare del risarcimento) con entità come descritto nelle istruzioni. Esistono conflitti di interesse rilevanti?’
La risposta è SI, ma l'aspetto più rilevante è determinato dal numero di casa farmaceutiche con le quali Bassetti avrebbe dichiarato il conflitto di interessi. Si tratta di 21 colossi farmaceutici che di seguito andiamo a riportare: ‘Angelini, AstraZeneca, Bayer, Cubist, Pfizer, Menarini, MSD, Mabriva, Paratek, Roche, Shionogi, Tetraphase, The Medicine Company, Astellas Pharma Inc., Gilead Sciences, Teva, Novartis, Ranbaxy, Correvio, Molteni e Thermo Fisher.’ Emerge anche che nella dichiarazione del 2019 le case farmaceutiche dichiarate da Bassetti erano solo (si fa per dire) 14, mentre nel 2020 con il Covid-19 sono quasi raddoppiate. Il modulo non specifica l’entità delle fees incamerate dal medico se non indicare con la generica voce ‘Other’ il rapporto con le case farmaceutiche.
Ci chiediamo, visti i rilavanti conflitti di interesse dichiarati, quanto possa essere libero ed indipendente il pensiero ed il giudizio di Bassetti in ordine al tema vaccini, soggetto che appare quasi quotidianamente su stampa e Tv condizionando fortemente (visto il suo ruolo di medico) il pensiero della gente. Ricordiamo le sue recenti dichiarazioni rivolte agli operatori sanitari che non vogliono sottoporsi alla vaccinazione, in cui disse: ‘se per gli operatori sanitari è stato introdotto l’obbligo di vaccinarsi, anche in questo caso è necessaria una legge che punisca chi prende posizione contro i vaccini. Non esiste che il web sia governato dagli anti-vaccinisti, sono movimenti anti-scientifici. Vanno fermati subito per il bene del nostro Paese e del nostro sistema sanitario.’ Ci chiediamo se la pericolosità di quanto dichiarato potrebbe configurare l’apologia di reato e istigazione a delinquere su internet? Di certo quanto dichiarato è grave, in quanto potrebbe avere la concreta capacità di provocare disordine sociale, come reazione opposta alla pesante dichiarazione di condanna che il medico ha emesso in maniera arbitraria, spogliandosi dal suo ruolo di medico e assumendo la veste di giudice.
Obbligare i cittadini ad un trattamento sperimentale è un crimine, e viola i principi sanciti dell’art. 32 della Carta costituzionale che recita quanto segue: 'Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.’ Quanto dichiarato fino ad ora da Bassetti rappresenta una piena compressione della libertà di pensiero di ogni individuo, tant’è che anche coloro che non vogliono vaccinarsi vengono bollati come anti-vaccinisti. Tale libertà è consolidata negli ordinamenti democratici nonché riconosciuta dalle moderne costituzioni. Ad essa sono dedicati due articoli della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948. Bassetti chiarisca pertanto la sua posizione visti i rilevanti conflitti di interesse dichiarati con 21 case farmaceutiche." Lo dichiara in esclusiva con una nota il Coordinatore Nazionale dell’Organizzazione Politica Italia nel Cuore (MIC), Mauro Tiboni
* Link ICMJE conflitti interesse Matteo Bassetti
https://www.drugsincontext.com/wp-content/uploads/2020/05/dic.2020-5-2-COI.pdf
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