(ASI) Un'accusa gravissima, dalle conseguenze pesanti. È il giudizio di Codici in merito alle contestazioni relative al falso in bilancio mosse dalla Procura di Frosinone nell'ambito di un'inchiesta nei confronti di ex dirigenti e revisori di Acea Ato 5. L'associazione di consumatori ha annunciato la propria costituzione come parte civile ed ha avviato un'azione per tutelare gli utenti.
"La gestione del servizio idrico è una questione aperta ormai da anni – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e questa vicenda ripropone con forza il tema dei costi, che solleviamo da tempo. Bisogna fare luce sulla tariffa, su quanto hanno pagato gli utenti. Secondo l'accusa, i costi esorbitanti della gestione del servizio, che vale la pena ricordarlo registra una dispersione idrica di oltre il 70% nella provincia di Frosinone, sarebbero finiti nelle bollette. Se confermato, sarebbe gravissimo. Confidiamo nell'operato della magistratura affinché faccia piena luce su questo e sugli altri aspetti contestati, dal canto nostro ci costituiremo parte civile per contribuire a fare chiarezza e per tutelare i consumatori, ed abbiamo anche avviato un'azione che va proprio in questa direzione".
Codici ha promosso un'iniziativa rivolta agli utenti di Acea Ato 5. Per aderire è possibile scaricare il modulo dal sito www.codici.org oppure contattare l'associazione telefonando al numero 06.55.71.996 o scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..