(ASI) Roma - "Grande è la confusione dalle parti del PD romano. A dimostrarlo le dichiarazioni sconclusionate come l'ultima di oggi di una deputata dem che arriva ad invocare Giuseppe Conte per risolvere il "problema" Raggi.
Cioè si appella al potenziale leader di un movimento diverso dal suo definendo un problema l'attuale Sindaca un "problema" quando il suo partito non riesce ad esprimere neppure un candidato. Si conferma la tendenza scomposta del Partito Democratico che continua a parlare della Sindaca di Roma a sproposito, quasi da averne fatto una patologia ormai. Nel frattempo i problemi di Roma sono altri e molti sono stati affrontati con la Giunta Raggi. Per altri c'è un lavoro di struttura e visione in corso, c'è un programma che prevede importanti soluzioni, maggiore digitalizzazione, sostenibilità.

Il Movimento 5 Stelle lavora in vista di appuntamenti fondamentali come il Giubileo o come Expo 2030, che immaginiamo come un evento diffuso in città e occasione di riscatto per territori periferici abbandonati dalle precedenti amministrazioni. Ora, ci chiediamo, dov'è il programma del PD? Arrivare a chiamare Conte, è come chiamare il giudice di pace per un contenzioso, o il papà per dividere i fanciulli, ma noi qui non stiamo giocando a chi è più bullo. Il Movimento 5 Stelle ha scelto la propria candidata, che è Virginia Raggi. Le alleanze si fanno su obiettivi condivisi e programmi, non sui nomi."